Uno spazio aperto a tutta la città, abitanti, scuole ed associazioni, dedicato ad attività didattiche e di laboratorio dedicate ai bambini ma non solo
Un’antica casa rurale a due piani sulla costa di Begato – in quella che un tempo si chiamava località “Aegua Marsa”- completamente ristrutturata, rinascerà sotto forma di “Centro di Educazione Ambientale”, dotato di tutte le carte in regola per diventare <<il più bello della città>>, secondo il presidente del Municipio Valpolcevera, Gianni Crivello.
Siamo in via Maritano, quartiere Diamante, troppo spesso citato nelle cronache come luogo pericoloso e foriero di conflitti sociali. Ma da alcuni anni – grazie alla volontà dei residenti e ad un tessuto sociale ricco di associazioni, soggetti sociali istituzionali e non – un’intera delegazione sta provando a rialzare la testa.
Ieri mattina è stato inaugurato il nuovo Centro, una struttura studiata seguendo canoni energetici alternativi, dotata di pannelli fotovoltaici e solare termico, una serra riscaldata ed un sistema di recupero dell’acqua, il tutto in uno spazio completamente coibentato. Intorno alla “casetta”, sulle fasce che scendono verso valle, nasceranno numerosi orti urbani, alcuni dedicati alle attività che grazie al Centro si svilupperanno.
Un progetto che risale addirittura al 2003 ma che solo oggi si è trasformato in realtà. Il Distretto Sociale di allora aveva immaginato un luogo che potesse assumere il ruolo di volano per promuovere il quartiere in tutta la città. Nell’ambito dei contratti di quartiere – un progetto europeo mai definitivamente decollato – era previsto anche il recupero dell’antica casa colonica, rimasta incastonata nell’unico angolo di natura superstite ormai circondata da giganteschi palazzi. Il piano di accompagnamento sociale del quartiere Diamante, oltre a restituire nuova vita ai fondi di alcuni edifici della zona, vedi la famosa Diga, dove si è installato il “progetto educativa di strada Diamante”, ipotizzava per la “casetta” la trasformazione in un Centro di Educazione Ambientale. Per fortuna Comune di Genova e Regione Liguria, nonostante siano trascorsi quasi dieci anni, non hanno lasciato cadere nel vuoto un’idea che nel febbraio 2012, finalmente ha visto la luce.
<<Quest’operazione rappresenta il riscatto del quartiere – spiega Simonetta Gadaleta, coordinatrice dell’ambito sociale territoriale n. 41 del Comune – parliamo di uno spazio abbandonato e decadente che oggi viene messo a disposizione degli abitanti, ma non solo. L’obiettivo è far sì che l’intera città possa avvicinarsi al Centro e rendersi conto che il quartiere Diamante non presenta solo aspetti negativi, bensì è in grado di offrire strumenti utili per tutta la cittadinanza. Inoltre parlare di ambiente in un momento storico come questo è un messaggio fondamentale soprattutto per i bambini. L’idea è quella di sviluppare progetti in collaborazione con le scuole ed il centro servizi minori – famiglie del Municipio Valpolcevera>>.
<<È un investimento notevole frutto di finanziamenti nazionali, comunali e regionali, che raggiunge la cifra complessiva di circa 1 milione e 700 mila euro – spiega Gianni Crivello, presidente Municipio Valpolcevera – In un luogo che è una realtà complessa, come il quartiere Diamante, un Centro così concepito può fare la differenza. Ovviamente per non rimanere solo un contenitore dovrà essere riempito di contenuti. Quindi uno spazio vivo a disposizione di associazioni, scuole, cittadini, dove svolgere corsi, ad esempio di compostaggio, attività didattiche e di laboratorio dedicate a bambini e ragazzi. L’obiettivo è far sì che il Centro diventi uno strumento in grado di invertire i flussi, vale a dire portare gli abitanti di altre zone della città in Valpolcevera, invitandoli a scoprire il Centro>>.
<<Occorre che le istituzioni, oltre a presenziare all’inaugurazione, forniscano il loro sostegno affinché il progetto possa davvero funzionare – spiega Francesco Corso, Associazione Quartiere Diamante – Noi daremo tutto l’appoggio necessario all’iniziativa e assicureremo la nostra presenza quotidiana>>.
Ma l’importante – secondo gli abitanti – è che non si tratti di una semplice operazione di facciata.
Matteo Quadrone
Commento su “Quartiere Diamante: inaugurato il Centro di educazione ambientale”