L'annuncio è arrivato ieri: i padiglioni 7, 8 e 10 ospiteranno pazienti disabili, psichiatrici, Centro Alzheimer e casa della salute del Levante
Alla fine, come volevasi dimostrare, la Regione Liguria non farà nessuna retromarcia: l’ex ospedale psichiatrico di Quarto, infatti, va venduto altrimenti il disavanzo economico della sanità non potrà essere coperto e per i contribuenti liguri scatterà l’aumento delle tasse.
L’annucio, capace di gelare il Coordinamento per Quarto, è arrivato proprio ieri in occasione dell’ultima giornata del presidio-festa “Pianeta Quarto” in difesa dell’ex manicomio che ha visto la partecipazione di centinaia di persone.
Al dibattito finale dedicato al tema del futuro di Quarto la Regione non si è neppure presentata ma ha fatto pervenire un comunicato nel quale spiega che verranno mantenuti ad uso sanitario solo i padiglioni 7, 8 e 10 – già esclusi dalla cartolarizzazione – dove saranno ospitati i pazienti disabili, il Centro Alzheimer, i pazienti psichiatrici e la casa della salute del Levante con attività di prelievi, anagrafe sanitaria e ambulatori specialistici. Tutto il resto del complesso sarà venduto.
Il comunicato parla di «Asssoluta impossibilità di modificare ulteriormente in riduzione la porzione alienabile restante del complesso di Quarto, in quanto il sistema non dispone di risorse immobiliari alternative». Secondo la regione l’unica soluzione sarebbe «Un aggravio dell’imposizione fiscale Irpef e Irap» che famiglie ed imprese non sono più in grado di sopportare.
Il Coordinamento per Quarto risponde così «Si tratta di una fuga dalle proprie responsabilità giustificata con la scelta di sostenere la sola ragione economico-amministrativa. Intanto è grave che non venga salvaguardato anche il Centro dei disturbi alimentari che rappresenta il maggior problema psichiatrico per gli adolescenti. E poi la scelta di confinare in uno spazio limitato tutte le altre attività significa snaturare Quarto, privandolo oltre tutto di esperienze importanti anche dal punto di vista culturale».