Il progetto risale a molti anni fa; dopo una lunga battaglia legale, i lavori per la costruzione di due ville di lusso sono partiti nell'agosto 2011. Il cantiere insiste sul terreno in fregio al convento dei frati cappuccini
Un’oasi verde del Levante – a Quarto, lungo la creuza che dall’antica Aurelia conduceva fino al mare – spazzata via da un progetto edilizio risalente a molti anni fa, contro il quale alcuni abitanti della zona hanno intrapreso una lunga battaglia legale ottenendo un iniziale successo in sede di giustizia amministrativa, visto che il Tar aveva bloccato la cementificazione, ma in seguito, una sentenza del Consiglio di Stato (n. 01280/2010) ha ribaltato il verdetto accogliendo il ricorso presentato dalla società “Immobiliare Quartara SAS” (proprietaria del terreno e committente dell’opera), restituendole il diritto a costruire.
Siamo nella parte bassa di viale Quartara, all’interno di quello che fu il Parco di Villa Quartara, dove un vasto appezzamento di terreno in fregio a chiesa e convento dei frati cappuccini (via Montani n. 1) – entrambi risalenti ai primi del ‘900, progettati dall’architetto Marco Aurelio Crotta secondo il nuovo stile liberty – è destinato alla costruzione di 2 edifici residenziali (ville di lusso) con annessi box interrati pertinenziali.
Il 1 agosto 2011 sono iniziati i lavori che dovrebbero concludersi nell’agosto 2014. Peccato però che, dopo aver sbancato il terreno radendo al suolo un vasto uliveto e sradicando diversi alberi secolari (tra cui alcuni cedri del Libano), oggi e ormai da alcuni mesi, il cantiere sia completamente abbandonato. All’interno dell’area, a causa degli interventi di palificazione, è rimasto soltanto una sorta di acquitrino che rischia di allargarsi ogni qualvolta che piove.
«Parliamo di un sito storico e monumentale il cui valore è sconosciuto ai più – sottolinea Ester Quadri del Circolo Nuova Ecologia di Legambiente – in viale Quartara insiste una concentrazione di progetti edilizi senza eguali. L’intera zona è congestionata dalla presenza di ville e villette. Una lottizzazione per così dire “garbata”, nel senso che non si tratta di grandi edifici residenziali ma piuttosto di un’edificazione a carattere famigliare-bifamigliare. Il risultato finale, però, non cambia: un eccessivo consumo di suolo sta conducendo alla progressiva scomparsa degli unici spazi verdi finora superstiti. D’altra parte sono comprensibili gli interessi dei privati, visto che la zona è di assoluto pregio non solo dal punto di vista paesaggistico – ambientale, ma anche immobiliare. Quello che stupisce è la disattenzione delle istituzioni pubbliche che, forse, dovrebbero fare più attenzione nel preservare aree di simile importanza».
Il progetto è il n. 1448 del 2002. La concessione edilizia è stata rilasciata con provvedimento n. 356 del 9 giugno 2005. Come detto in precedenza la pratica ha avuto un’istruttoria molto lunga a causa dei contenziosi legali. Nel 2010 la sentenza del Consiglio di Stato sblocca la situazione e nell’agosto 2011 partono i lavori.
Qui sorgeranno due singole ville. Una con l’ingresso in curva su viale Quartara, nei pressi del civico n. 7, un punto decisamente pericoloso in termini di viabilità. L’altra, invece, avrà l’accesso nella parte iniziale della medesima via.
Nonostante il cantiere sia fermo da qualche tempo – secondo alcune voci a causa della carenza di risorse economiche – i nuovi immobili sono in vendita, ammirabili in bella mostra sulle pagine web della società “Minetti Immobiliare”.
Per l’amministrazione comunale sono state rispettate tutte le procedure, come conferma il Dott. Paolo Berio, dirigente del Settore Approvazione Progetti e Controllo Attività Edilizie «Nel 2010 il Consiglio di Stato ha ribaltato la precedente sentenza del Tar e ha ritenuto valida la concessione edilizia rilasciata nel 2005 – spiega il dott. Berio – I lavori sono iniziati nell’agosto 2011. Solitamente l’avvio del cantiere deve avvenire nel giro di un anno dal rilascio della concessione. Nel caso di contenziosi legali, invece, la pratica rimane “congelata” fin quando la giustizia non ha fatto il suo corso».
Certo, lascia adito a qualche dubbio, il fatto che trascorsi 6 anni, non sia più necessaria alcuna verifica in merito all’effettiva regolarità dell’opera.
A pochi metri di distanza, adiacente al convento, un edificio abbandonato a metà, incombe sul terreno che ospiterà le due nuove case signorili. La costruzione, nata inizialmente come cisterna, in seguito ha assunto le sembianze di un villino, forse grazie all’ennesimo condono.
Ma nel giro di pochi metri è facile osservare come la cementificazione, seppur a carattere mono e bifamigliare, non abbia risparmiato alcun fazzoletto di terra.
Appena superata la curva, salendo lungo viale Quartara, troviamo altre due ville portate a compimento negli ultimi 2-3 anni. A fianco di esse un’antica villa liberty giace in condizioni precarie mentre, al contrario, poteva essere ristrutturata evitando un ulteriore consumo di territorio. Il problema, però, è che un intervento su quest’ultimo edifico avrebbe compromesso la possibilità di costruirne altri due nuovi di zecca nelle immediate vicinanze.
Fatto sta che oggi i fortunati proprietari godono di una vista mozzafiato su questo splendido angolo del levante. Il costruttore, in cambio del diritto a costruire, ha realizzato alcuni posti auto che l’amministrazione comunale ha destinato agli abitanti di viale Quartara.
Per completare il quadro, dato che la fame di parcheggi sembra inarrestabile, a pochi metri di distanza, gli operai lavorano alacremente alla realizzazione di una nuova serie di box interrati.
Matteo Quadrone