L'obiettivo è creare un'occasione di confronto tra le due città e gli artisti che operano nei rispettivi territori in un'ottica di crescita e scambio reciproco
Una residenza scambio per giovani artisti contemporanei di Genova e Torino. Un progetto pilota promosso dall’associazione torinese Acting out, ideato da due giovani curatrici, Francesca Busellato e Martina Starnini, che ha partecipato e vinto il bando “Generazione Creativa” della Compagnia di San Paolo.
«A Genova sono assenti spazi del genere e abbiamo colto l’occasione al volo per provare ad invertire la tendenza – racconta Francesca Busellato, genovese che vive a Torino e collabora con Acting out (associazione che si occupa dell’organizzazione di eventi multimediali, di didattica, cinema, realizza produzioni video, audio, un magazine cartaceo e web, ecc.) – L’obiettivo è instaurare una pratica creativa, un seme che speriamo possa germogliare. Vogliamo aiutare gli artisti a conoscere il centro storico ed in particolare via della Maddalena (la zona scelta per l’azione), un territorio che, soprattutto negli ultimi anni, è stato poco esplorato. Alcuni passi avanti dal punto di vista sociale ci sono stati, ma adesso c’è bisogno di una scossa creativa».
E così il Comune di Genova, coinvolto nell’iniziativa, metterà a disposizione un alloggio nell’area del ghetto, in vico Croce Bianca.
«Le residenze per artisti sono diffuse in tutto il mondo e permettono ai giovani di accedere con maggiore facilità al circuito del mondo dell’arte contemporanea – continua Francesca Busellato – anche in Italia ci sono alcune esperienze significative quali ad esempio la Fondazione Ratti a Como oppure la Fondazione Spinola Banna in provincia di Torino»
Il progetto “PROOFS Prove di Residenza | Resilienza” consentirà di creare un rapporto di scambio tra le due città e tra gli artisti liguri e piemontesi che già operano nelle rispettive realtà.
«Faremo lavorare artisti che con strumenti differenti hanno portato avanti delle esperienze di relazione con il proprio territorio, stimolandoli a confrontarsi con dei luoghi per loro nuovi – spiega Busellato – un’opportunità di confronto ed incontro in un’ottica di crescita e scambio reciproco».
Un’occasione per riflettere su temi caldi della città e un punto di partenza per valorizzare le pratiche artistiche come strumento d’analisi. Le zone delle due città scelte come territorio d’azione sono via della Maddalena per Genova e Porta Palazzo per Torino, in quanto realtà di confine, enclavi problematiche in città che da anni si confrontano con i cambiamenti sociali e che tentano di trovare via all’integrazione e alla legalità. Due quartieri dove la complessità del mondo contemporaneo si è tradotta nella presenza di fasce di popolazione di origine molto diversa che faticano a convivere, con il conseguente degrado e la connotazione negativa del contesto. Oggi entrambi i territori, grazie agli interventi istituzionali e soprattutto al contributo delle realtà associative, provano a rialzarsi e a migliorare la qualità di vita dei cittadini.
La residenza ha come finalità la produzione di un progetto o di un’opera d’arte contemporanea che interagiscano e si sviluppino sul territorio. I temi su cui si propone una riflessione sono per questa prima edizione: Economia – Spazio Pubblico e Multiculturalità.
Quindi un ragionamento che si svilupperà a partire dalle caratteristiche economiche del luogo, attraverso l’incontro con le realtà che qui vivono e lavorano, cercando di approfondire in quale modo, le diverse comunità straniere, vivono gli spazi pubblici.
Il programma prevede 3 giorni di presentazione delle tematiche curatoriali attraverso le quali si effettuerà l’analisi del territorio; alcuni incontri di approfondimento e conoscenza del quartiere, delle realtà attive e dei progetti esistenti o in via di attuazione, anche attraverso delle ricognizioni.
«A Torino la settimana scorsa abbiamo presentato l’artista genovese, Giuditta Nelli, che lavorerà a Porta Palazzo – spiega Busellato – Venerdì 9 presso il laboratorio sociale di Piazza Cernaia presenteremo invece l’artista torinese, Alessandro Quaranta, che porterà avanti la sua ricerca in via della Maddalena».
Successivamente, tra marzo ed aprile, gli artisti avranno a disposizione un periodo di ricerca e creazione del progetto artistico di altri 7 giorni, in cui torneranno nel quartiere e tramite i propri strumenti di analisi, svilupperanno l’azione creativa che intendono realizzare. Per il mese di maggio è prevista la presentazione dei lavori nati grazie a questa esperienza.
«Il nostro augurio è che il progetto sia apprezzato dai cittadini e riesca ad avvicinare la popolazione residente ai linguaggi dell’arte contemporanea – conclude Busellato – in maniera tale da poterlo ripetere in futuro».
Matteo Quadrone