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Il governo inglese a Wikipedia: “Pubblichiamo gratis le ricerche accademiche”

Buckingham Palace affida al fondatore di Wikipedia il compito di realizzare un sistema di condivisione online delle ricerche universitarie, gratuito e accessibile a chiunque


18 Maggio 2012Notizie

Università di OxfordIl governo inglese, nella persona del ministro per l’Università e le Scienze David Willets, ha chiesto al fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, di sviluppare un meccanismo di condivisione online delle ricerche universitarie, gratuito e facilmente accessibile a tutte le persone del mondo.

Il progetto, annunciato direttamente da Buckingham Palace, sarà realizzato in due anni e ha come obiettivo quello di rendere accessibile a chiunque tutta la ricerca accademica finanziata pubblicamente dai cittadini. «Questo ci condurrà verso una nuova era di scoperte e di cooperazione tra studiosi e docenti», ha dichiarato David Willets al Guardian.

In Inghilterra la ricerca universitaria vive un momento molto delicato, soprattutto dopo la manifestazione di un folto gruppo di ricercatori che si è unito contro uno dei colossi dell’editoria inglese in campo universitario, Elsevier. Gli abbonamenti ai periodici di Elsevier arrivano a costare anche milioni di sterline all’anno alle biblioteche delle facoltà inglesi, una tendenza che, secondo i ricercatori, deve essere cambiata radicalmente.

La proposta del governo, dunque, arriva in un momento particolare: «Wikipedia è diventata un punto di riferimento cruciale nel nostro orizzonte culturale e per realizzare il nostro progetto abbiamo bisogno dei consigli dell’uomo che l’ha creata – si legge sul giornale londinese – Lui si occuperà di sviluppare interamente la piattaforma in cui le ricerche saranno condivise, suggerirà il formato più adatto per la pubblicazione dei documenti e setterà gli standard dei dati». Oggi, però, la legge impedisce la “ripubblicazione” dei dati… «Dobbiamo creare un sistema in cui i dati possono essere pubblicati interamente insieme all’articolo, attraverso un format aperto, accessibile a tutti e gratuito.»

Una proposta lungimirante che apre nuovi orizzonti e nuove possibilità? Certo, ma rimangono in ballo tanti soldi… Quelli che da tanti anni i colossi dell’editoria inglese incassano e a cui, certamente, non rinunceranno senza combattere con tutte le forze a loro disposizione. Vedremo quale sarà la strategia made in England per aggirare l’imponente ostacolo.


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