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La Commissione Welfare approva all'unanimità un ordine del giorno di Sel e Lista Doria. Oggi il tema della sanità in ambito metropolitano sarà affrontato in Consiglio comunale
La Sanità continua ad essere motivo di divisione tra Comune di Genova e Regione Liguria. Dopo la questione delle piastre sanitarie del Ponente – la cui realizzazione è considerata fondamentale da Palazzo Tursi – e la spinosa vicenda dell’ex ospedale psichiatrico di Quarto – un sito da salvaguardare, secondo il Comune – questa volta è il piano di riorganizzazione della sanità a finire nel mirino dei consiglieri comunali.
Ieri mattina, infatti, nel corso della VII commissione consiliare “Welfare”, è stato approvato all’unanimità, su proposta dei Gruppi consiliari di SEL e della Lista Doria, un ordine del giorno con il quale si impegna il Sindaco e la Giunta a far leva sulle autorità regionali competenti, affinché l’esame della delibera regionale relativa alla riorganizzazione dei servizi sanitari, venga procrastinato.
Una richiesta di rinvio motivata dal fatto che il piano profilato dai Direttori Generali penalizza ulteriormente un territorio già ampiamente logorato, ovvero quello del nord Ponente cittadino «Ponendo importanti pregiudiziali sull’equità di accesso ai servizi sanitari tra gli abitanti delle varie zone del territorio genovese – sottolineano i consiglieri della Lista Doria e di Sel – in un momento in cui, per l’azzeramento del fondo sociale, viene messa in discussione l’assistenza socio-sanitaria stessa».
A destare particolare preoccupazione sono la chiusura della degenza di chirurgia vascolare di Villa Scassi, il declassamento a primo intervento del Pronto Soccorso di Sestri Ponente, la chiusura della Cardiologia di Pontedecimo e la conversione a cure intermedie delle degenze di medicina di Pontedecimo e Sestri Ponente.
Oggi la riorganizzazione della Sanità in ambito metropolitano sarà al centro della discussione anche in Consiglio comunale, grazie ad una mozione presentata dai consiglieri Clizia Nicolella, Enrico Pignone, Marianna Pederzolli, Pier Claudio Brasesco (Lista Doria), Leonardo Chessa, Gian Piero Pastorino (Sel), Antonio Bruno (Fds) e Stefano Anzalone (Idv).
Matteo Quadrone
Commento su “Riorganizzazione servizi sanitari: il Comune chiede una riflessione”