Mentre per quanto riguarda la riqualificazione dell'antico edificio si attendono le decisioni di Soprintendenza e proprietario
In via Pisoni, l’antico palazzo dell’ex Comune di Rivarolo, proprietà del marchese Cattaneo Adorno, giace da anni in condizioni che definire decadenti sarebbe un eufemismo. Un buco nero situato proprio al centro della delegazione con gli abitanti che si domandano se un bel giorno sarà mai sanato.
Fasciato lateralmente da una serie di vistose impalcature ormai arrugginite, in attesa della necessaria ristrutturazione, nel frattempo negli ultimi anni si è trasformato in un rifugio per disperati.
Persone senza fissa dimora sono infatti accampate al piano terra praticamente sotto il grande scalone in marmo. Un pericolo per la loro stessa incolumità visto che probabilmente i solai del palazzo non sono mai stati controllati adeguatamente e messi in sicurezza. E una fonte di disagio per la contemporanea presenza, nell’edificio accanto all’ex palazzo comunale, della sede di un asilo frequentato quotidianamente da mamme e bambini.
E pensare che l’intero complesso, comprendente anche i due edifici laterali, quello dove tuttora c’è l’asilo e uno sul lato strada dove una volta c’erano negozi e abitazioni e oggi appare desolatamente vuoto, è vincolato dalla Soprintendenza.
La società “Saia”, che gestisce il patrimonio immobiliare della famiglia Cattaneo Adorno, spiega che per quanto riguarda il palazzo dell’ex Comune non ci sono ancora novità e le decisioni in merito al suo futuro dovranno essere prese congiuntamente da proprietario e Soprintendenza.
La notizia è che da qualche giorno gli operai sono al lavoro per pulire e bonificare l’area che sta di fronte al palazzo principale con l’obiettivo di ripristinare il parcheggio privato. Negli ultimi tempi infatti la zona era diventata liberamente accessibile.
I 70 posti auto saranno custoditi e gli accessi regolamentati da un cancello elettronico.
“Saia” sottolinea di aver agito per eliminare i disagi dovuti alla presenza degli abusivi. Ovviamente la società difende i suoi interessi e non poteva più tollerare la situazione di degrado che si stava delineando.
Vedremo nel prossimo futuro se davvero tutto ciò servirà alla riqualificazione della zona oppure se sarà stata solo un’operazione dettata dai legittimi interessi economici del proprietario.
Matteo Quadrone
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