Amt non riesce più a gestire il trenino attivo dal 1929: su Facebook oltre 1.500 persone hanno aderito all'appello
Sono già oltre 1.500 le persone che si sono iscritte al gruppo Facebook Salviamo il trenino di Casella, aperto pochi giorni fa (e che si sta convertendo in un’omonima pagina) da un gruppo di sostenitori dello storico mezzo, attivo dal 1929 e che da piazza Manin porta al comune della Valle Scrivia attraversando i monti dell’entroterra genovese.
Il trenino è attualmente gestito da Amt, ma l’azienda municipalizzata fa sempre più fatica a sostenere i costi del suo mantenimento poiché il trenino porta pochissimi guadagni.
Singole persone e gruppi spontanei, fra cui il Comitato Indipendente per Sant’Olcese (uno dei comuni attraversati dal trenino) hanno aderito e manifestato il proprio impegno per aiutare questa campagna di sensibilizzazione: il trenino di Casella non è infatti solo un simbolo di grande importanza storica, ma anche un mezzo di trasporto turistico (e non solo) che non inquina e si integra perfettamente con l’ambiente circostante.
“Un’opera dell’ingegno simile dovrebbe essere difesa dai governanti e sottratta alle leggi del mercato, dovrebbe essere considerata e valorizzata come un’opera d’arte. Chiuderla perché non rende abbastanza sarebbe come chiudere lo Tour Eiffel in un periodo di scarsa affluenza turistica” si legge sul blog del Comitato Indipendente per Sant’Olcese.
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