Allerta in città per il forte vento e il rischio di mareggiate, bollino nero per il traffico con lo sciopero di autobus e treni
Tempo grigio foriero di pioggia, periodo natalizio di shopping, sciopero dei mezzi pubblici, un cocktail destinato a far vivere alla nostra città una giornata di passione.
Il problema del traffico genovese, 4° in Italia come intensità e flussi, non è una novità come non è una novità che i vari assessori preposti non siano stati in grado di modificare questa annosa situazione.
L’orografia del territorio certo non aiuta, lavori di manutenzione che provocano improvvisi restringimenti delle careggiate, alcuni provvedimenti “bizzarri” di cui non si capisce l’utilità, la carenza perenne di un trasporto pubblico inadeguato, sono il panorama desolante per chi si deve muovere nel contesto urbano per lavoro, per necessità o per semplice shopping.
Usare i mezzi pubblici: belle parole. Dopo mezz’ora di attesa, al freddo e al gelo, di un autobus che quando arriva fa concorrenza ad un barile di acciughe, l’alternativa è il mezzo personale, un vero lusso, di questi tempi, con gli ultimi rincari tra accise e quant’altro.
Se si riesce a superare, indenni, il ronzante sciame di motorini che sfrecciano da ogni lato (meno male che esistono) e si giunge al traguardo, una selva di righe blu, che vanno da Righi all’aeroporto, presentano, all’automobilista coatto, un altro salasso.
Finalmente, il Comune ha deciso di intervenire in maniera seria! Mi si passi l’ironia: è pur vero che è stata sospesa l’area blu di S. Fruttuoso ma non era necessaria una mente eccelsa per percepire che sarebbe stato un ulteriore pesante fardello a carico di una zona densamente popolata, già oberata dalla presenza del mercato rionale (per le feste, ne era prevista la presenza anche alla domenica) e dello stadio che riducono drasticamente il già insufficiente numero di parcheggi a disposizione del quartiere.
Altro provvedimento: nelle corsie gialle di Corso Buenos Aires, via Gramsci, corso Quadrio, via Archimede, via di Francia, da gennaio, dopo le 20 di sera fino alle 6.20 del mattino, sarà possibile transitare senza incorrere nelle note sanzioni rilevate da intransigenti telecamere.
Commento: qual è l’utilità di un simile provvedimento che non incide sullo smaltimento del traffico quotidiano?
All’insegna del giallo, via Buranello diventerà una corsia aperta solo ai mezzi pubblici e ai residenti, convogliando il restante flusso su vie parallele già caotiche. All’insegna della giustizia, invece, verrà rimossa la telecamera “ingannevole” di via Barabino. E le altre? Sono 23 con l’ultima (entrata in funzione in via Siffredi a Sestri Ponente), regolate da ben otto fasce orarie differenti: una giungla a cui il Comune ha promesso di mettere fine, a partire da gennaio. In attesa di decisioni che incidano concretamente su un problema di non facile risoluzione, prepariamoci, pazientemente, a “godere” di questa giornata che, tutti sono avvisati, sarà da bollino nero.
Adriana Morando