L'Autorità portuale, in tempi brevi, potrà pubblicare il bando per assegnare la concessione per la riqualificazione e la gestione dell'ex deposito granario
Svolta decisiva per il destino dell’ex silos Hennebique. Martedì il Consiglio comunale ha approvato le modifiche all’accordo di programma, risalente al 2007, fra Comune, Provincia, Regione ed Autorità portuale, riguardante la riqualificazione dell’antico deposito granario e la trasformazione di Ponte Parodi.
Venuto meno il previsto trasferimento della facoltà di Ingegneria, ora destinata alla collina degli Erzelli, per quanto concerne gli spazi del silos, era necessario stabilire le nuove funzioni urbanistiche ammissibili.
La delibera è stata approvata con i voti favorevoli di quasi tutto il centrosinistra, l’opposizione di gran parte del centrodestra e del consigliere indipendente Manuela Cappello, l’astensione di Antonio bruno (Rc-Se), Luca Dallorto (Verdi), Giuseppe Murolo ed Emanuele Basso (L’Altra Genova).
La funzione che caratterizzerà il futuro dell’area sarà quella ricettiva, quindi alberghiera, che dovrà occupare almeno il 30% della superficie dell’edificio, mentre una superficie non inferiore al 51% sarà destinata a funzioni pubbliche e/o di uso pubblico. Tradotto è probabile che il silos rinasca sotto forma di albergo, ma non solo, al suo interno troveranno spazio anche alcuni servizi pubblici, tra i quali potrebbero essere compresi uno o più luoghi museali.
La delibera sarà immediatamente esecutiva ed in tempi brevi – si ipotizza entro l’estate – l’Autorità portuale potrà pubblicare il bando per assegnare la concessione per la riqualificazione e la gestione del silos.
Abbiamo lavorato d’intesa con il Comune affinché fossero escluse funzioni maggiormente remunerative come quella residenziale e quella commerciale – spiega l’Autorità portuale – visto che si tratta di un’area delicata, attigua al centro storico.
Da menzionare un ordine del giorno, presentato dal consigliere Manuela Cappello, che ha proposto di verificare, di concerto con la comunità islamica, la possibilità di destinare una parte del silos al progetto della nuova moschea. Il consigliere ha sottolineato come dal punto di vista dell’accessibilità, della sicurezza ma anche dell’integrazione, questa soluzione sarebbe più consona rispetto all’ipotesi Lagaccio, ma il documento è stato bocciato dall’aula di Palazzo Tursi.
Per quanto riguarda Ponte Parodi il Consiglio comunale ha dunque dato il via libera al progetto che prevede la realizzazione di 15 mila metri quadrati di medie strutture di vendita, 8 mila metri quadrati di attività commerciali, 200 metri quadrati di pubblici esercizi ed oltre 1000 parcheggi.
“Una Fiumara al quadrato”, così ha bollato il progetto la stessa Manuela Cappello, ma una ferma contrarietà era stata espressa nel dicembre scorso anche dal Municipio centro est, il quale contesta soprattutto l’impatto del nuovo polo commerciale nei confronti del tessuto produttivo del centro storico. Ma a preoccupare sono anche le ripercussioni sulla mobilità della zona, causate dalla presenza di nuovi parcheggi.
Matteo Quadrone