La storia del quartiere genovese di Sampierdarena è legata alla tradizione industriale e all'eccellenza della cantieristica guidata da Giovanni Ansaldo
Il Comune di San Pier d’Arena fu costituito autonomo il 2 febbraio del 1131, anche se rimase per tutta la sua storia assoggettato alla vicina Genova. Prese il nome dall’antica chiesa di San Pietro dell’Arena, oggi nominata Santa Maria della Cella.
Centro di agricoltori e pescatori, Sampierdarena (spesso erroneamente scritto Sampiardarena) conobbe a partire dal XII secolo un periodo di grande ricchezza. La spiaggia in sabbia fine, caso raro nel litorale genovese, e la vicinanza con la Superba (sin dal 1128 la spiaggia era dominata ad est dal “grande faro” di Genova) favorì infatti il piccolo comune che fino al Settecento veniva considerato ambitissima residenza estiva per nobili e signori dell’alta società. Unica testimonianza di quel periodo di fasti sono villa Scassi, villa Grimaldi e villa Spinola, mentre la spiaggia a partire dal 1927 sparì per fare spazio alle nuove banchine del porto.