Il borgo si sviluppa intorno all'antica chiesa di S.Eugenio ricostruita nella prima metà dell'800 dopo l'apertura dell'Aurelia di ponente
Le sue creuze si arrampicano sulle alture dell’estremo ponente genovese. Crevari, infatti, è insieme a Vesima il borgo che segna il confine fra Genova e Arenzano. Giunti a Voltri nel piazzale del capolinea della linea 1, basterà imboccare il bivio per
Crevari e dopo neanche due chilometri raggiungerete la piazza “moderna” del borgo.
La strada carrabile finisce qui, posteggiate, perchè adesso viene il bello…
Dalla piazza partono le creuze che attraversano il borgo, percorribili a piedi o in bicicletta per chi ha i polpacci sviluppati.
Durante il periodo natalizio il borgo di Crevari è caratterizzato dal celebre presepe meccanico allestito nel salone parrocchiale e visitabile dalla mezzanotte del 24 sino alla seconda domenica di febbraio. Pensate che i volontari iniziano i lavori per la costruzione del presepe (diverso di anno in anno) addirittura nel mese di agosto!
Il borgo di Crevari è dominato dalla chiesa di S.Eugenio, ma l’edificio attuale non è quello originale. La chiesa venne costruita a cavallo fra gli ultimi anni del 1100 e i primi del 1200, la chiesa venne prima chiusa e dichiarata inagibile nel 1807 per poi crollare definitivamente nel 1824 a seguito dei lavori per l’apertura della via Aurelia verso ponente. Rimase in piedi soltanto il coro che divenne cappella del cimitero. Nel 1811 infatti erano già iniziati i lavori per la costruzione dell’attuale parrocchia.
Una di queste antiche abitazioni è conosciuta come la “Cà delle anime“. Una leggenda vuole che questa costruzione, risalente al 1700, sia tuttora abitata dai fantasmi di due donzelle (madre e figlia) trucidate quasi tre secoli or sono da un viandante al quale le buone donne avevano concesso ristoro per una notte.Intorno alla chiesa tutto il paese sembra stringersi per non scivolare in mare, le costruzioni scendono a picco sul golfo di Voltri e seguono la conformazione della collina.
Ma il fascino di Crevari è legato anche alla tradizione culinaria: le focaccette allo stracchino tipiche del borgo sono una vera e propria prelibatezza, vengono talvolta accompagnate con salumi e sono semplicissime da preparare.
Non è finita qui, perché ogni anno nel mese di giugno Crevari si trasforma in un borgo in festa! L’occasione è il “Crevari Invade“, tre giorni di musica live con gruppi emergenti da tutta la regione, focaccette e ottima birra. Organizzata dagli stessi abitanti volontari, la piccola “Woodstock” di casa nostra ogni anno attira l’attenzione di tutta la città e devolve l’intero ricavato in beneficienza. Davvero niente male per un borgo di 1500 anime…