Anche i circoli Pd della vallata contestano le scelte della Giunta regionale; è necessario avviare, al più presto, la progettazione della piastra sanitaria di Teglia, prevista nell'area ex Mira Lanza
Un documento dai toni particolarmente duri – firmato dalle forze politiche di maggioranza dei comuni di Campomorone, Ceranesi, Mignanego, Sant’Olcese, Serra Riccò e del Municipio Valpolcevera, dai circoli del Pd di Campomorone, Bolzaneto, Manesseno/Sant’Olcese, Pontedecimo e Rivarolo, dal circolo di Sel Margherita Ferro e dal circolo di Rc in Valpolcevera – rilancia la battaglia contro il depauperamento dei servizi sanitari nella vallata e chiede a gran voce il nuovo ospedale del Ponente e la piastra ambulatoriale, due opere da lungo tempo promesse alla cittadinanza.
«Il Distretto socio-sanitario 10, che comprende il Municipio Valpolcevera, i comuni dell’alta Val Polcevera e della Valle Scrivia, serve oltre 115 mila abitanti – sottolineano i firmatari – Per decenni si è parlato di razionalizzare le strutture sanitarie esistenti con la costruzione di un ospedale di vallata da realizzarsi a Teglia nell’area ex Mira Lanza, ipotesi poi definitivamente tramontata a favore del nuovo ospedale del Ponente, per il quale era stato individuato il sito di Villa Bombrini».
Nel frattempo – senza serie alternative che compensino chiusure e ridimensionamenti – in una vallata sempre più problematica per la qualità di vita delle popolazione «abbiamo assistito alla chiusura e alla riconversione degli ospedali Frugone di Busalla, Pastorino di Bolzaneto, Celesia di Rivarolo e al ridimensionamento del Gallino di Pontedecimo – continua la nota – fino alla recentissima disposizione di chiusura del reparto di Cardiologia, a seguito delle delibere Asl conseguenti alla cosiddetta spending review ed anche alle misure prese dai governi precedenti e da quello attuale».
I sottoscrittori del documento chiedono con forza che il provvedimento di chiusura della Cardiologia del Gallino «sia immediatamente sospeso e venga stralciato dal piano che verrà presentato in consiglio regionale perché si tratta di un’attività eccellente che, dal suo trasferimento dall’ospedale Celesia nel 2007, si è occupata di tutte le patologie cardiache che non necessitano del centro di Emodinamica ma che interessano comunque numerosi pazienti a rischio».
«Siamo fermamente convinti di aver diritto ad un vero ospedale razionalmente concepito, costruito secondo i più moderni dettami e comprensivo di tutte le specialità – ribadiscono i firmatari – Auspichiamo quindi che si proceda senza ulteriore ritardo ad avviare tutte le procedure di realizzazione, a partire dallo studio di fattibilità dell’ospedale del Ponente».
Mentre sul Palazzo della Salute di Teglia, previsto in area ex Mira Lanza (leggi la gloriosa storia della fabbrica), grava un pericoloso silenzio, visto che l’assessore regionale alla Sanità, Claudio Montaldo – dopo le proteste della popolazione del Ponente affiancata dal Municipio – ha rassicurato sulla costruzione dei presidi sanitari di Pegli e Voltri, ma non ha speso neppure una parola in merito alla piastra sanitaria della Val Polcevera.
«Riteniamo necessario ed urgente l’avvio entro tempi certi della progettazione su basi economiche concrete (ad esempio utilizzando i fondi Fas) del Palazzo della Salute a Teglia (ex Mira Lanza) concepito, non come una semplice piastra ambulatoriale, bensì come una struttura polivalente e funzionale», conclude la nota.
Matteo Quadrone
Foto di Daniele Orlandi