Un tassista genovese ha scritto alla Redazione di EraSuperba per difendere la categoria dall'accusa di "lobby" privilegiata
Ecco il testo di una lettera che un tassista genovese ha inviato alla Redazione di EraSuperba dopo la pubblicazione dell’articolo su uno studio della Cgia di Mestre in merito all’ andamento dei prezzi in seguito alle liberizzazioni:
“Quando nel lontano 1993 decisi di “acquistare” una licenza di taxi tutti mi dissero: ” ma come! Vai a fare il tassista, l’ultima ruota del carro, fa il tassista chi non sa cos’ altro fare ecc. ecc”. Oggi scopro che tutti vogliono fare il tassista, incredibile! Da ultima ruota del carro il nostro lavoro è diventato ambitissimo…
Ma come, dico io, quando mi indebitavo per comprare una licenza di taxi, gli altri ambivano a posti in grandi aziende della mia città, al posto in Comune, Provincia, Regione, al gettonatissimo posto in banca; nessuno si sognava di fare carriera come tassista, tutti volevano il posto “sicuro” nel privato o, meglio ancora, nel pubblico, e allora si facevano carte false per ottenerlo, raccomandazioni, amicizie e chi più ne ha più ne metta.
Oggi il periodo delle vacche grasse è finito, quei posti sono rarità per pochi e allora? Allora, vogliono fare tutti i tassisti a costo zero. Considerate che, chi come me ha comprato una licenza e già lavorava, ha lasciato il posto da dipendente a qualcuno che era iscritto nelle liste di disoccupazione quindi, non tutti i mali, se così la vedete, vengono per nuocere. […] Clicco su internet e vado a cercare il significato di lobby, il primo dizionario che trovo è il Sabatini Coletti e riporto testuali parole: “Gruppo di persone legate da interessi comuni e in grado di esercitare pressioni sul potere politico per ottenere provvedimenti a proprio favore, specialmente in campo economico e finanziario” (seguono esempi).
Ebbene, non mi sembra una definizione così satanica. Mi sembra che la definizione calzi per tutti quei gruppi di persone che manifestano per ottenere un qualche cosa che li accomuna, si può applicare al comitato di quartiere che manifesta o fa pressioni per ottenere il campo di calcetto, alle associazioni di consumatori, alle associazioni di inquilini (a proposito io “capitalista” a 49 anni mi sto ancora pagando il mutuo sulla prima e unica casa), ai lavoratori che vanno in corteo per il proprio lavoro ecc.
Allora, secondo quanto detto, anche i tassisti sono una lobby, certo, ma nel senso che indica il dizionario, non nel senso di gruppo chiuso, inaccessibile. Quando mi sono rivolto alle associazioni per comprare la licenza nessuno mi ha chiuso la porta in faccia, chiunque può acquistare una licenza, come dite? E’ proprio questo il punto? Ma signori miei io sono riuscito ad acquistare una licenza di taxi facendo sacrifici, ma non avrei potuto acquistare qualsiasi attività più quotata sul mercato, ognuno fa il passo secondo possibilità, non mi potrei permettere una banca o una s.p.a. con dipendenti e nemmeno una licenza taxi di altre città ma non per questo pretendo che mi si diano gratis.
Per quanto riguarda i tanto sbandierati vantaggi per i consumatori, vorrei che mi ricordaste quale settore, che è stato liberalizzato, abbia portato vantaggi al cittadino: i supermercati? Se non stai attento a quello che compri e dove lo compri ci lasci lo stipendio; i telefoni? Una selva, mille tariffe in continua evoluzione senza possibilità di comparare quelle di un gestore da un’ altro; gas, luce, assicurazioni ecc. ecc. Vi siete mai chiesti come mai negli ultimi anni si sono viste proliferare miriadi di associazioni consumatori?
Andate un po’ a vedere i consigli, le raccomandazioni le istruzioni che queste associazioni sono costrette ad emanare per contrastare un elenco faraonico di problematiche sorte grazie alla diversificazione dell’offerta, è tanto diversificata che non ci si capisce più nulla, occorrerebbero commercialista e avvocato sempre a portata di mano! La gente non ne può più …
Privilegiati mi sento dire e rimango lì …. a pensare, privilegiato ma in che cosa? Ho investito per una attività come fanno tutti, in tutti i settori, dal bar alla FIAT, lavoro 12 ore al giorno altrimenti non si riesce a coprire tutte le spese (e adesso con la manovra Monti vedremo…) , gli incassi sono diversi da città a città e in alcune realtà è veramente dura (e qui si potrebbe parlare dei piani di viabilità dei singoli Comuni il vero ostacolo al rapporto incasso/tariffe); Natale Capodanno e Pasqua, quando ti tocca ti tocca; niente mutua, se ti ammali sono affari tuoi, la settimana scorsa sono stato a casa 2 giorni con la febbre, il terzo giorno non passa, a lavorare con berretto e sciarpa; non abbiamo ferie pagate, se ti vuoi fermare una settimana sono cavoli tuoi; tredicesima, quattordicesima, cosa sono schedine del totocalcio? Tutte le spese dell’auto? A carico tuo; Assicurazioni? più care, siamo soggetti a rischio essendo tutto il giorno nel traffico; Liquidazione? niente, la nostra liquidazione è appunto il valore della licenza; cassa integrazione, non esiste ovviamente, se non c’è lavoro, amen; assenteismo, quello sì che ne possiamo fare uso, se ti assenti, lo paghi subito, non incassi e risolto il problema; poi vogliamo parlare di una giornata in mezzo al traffico? Lasciamo immaginare; d’inverno c’è il freddo, d’estate fa caldo; malattie professionali mai riconosciute e come se non bastasse ogni tanto c’è chi ti punta un coltello alla gola e ti rapina.
Se vogliamo dirla tutta, in effetti, abbiamo un po’ di sconto sul bollo dell’auto e qualche cosa sull’iva del carburante che ogni anno viene sempre più ridotta (e questo indipendentemente dai timbri che mettiamo sulla scheda carburante).
Evasione fiscale? Ecco il tallone d’ Achille, ora lo frego …
E si, siamo additati come grandi evasori, non lo nego in passato si pagava poco ma chi non era evasore fiscale nel periodo delle vacche grasse, e senza citare liberi professionisti, imprenditori e politici voglio ricordare che anche il lavoratore dipendente che fa il doppio lavoro in nero è un evasore fiscale e tra le mie conoscenze ne ho diversi esempi, e allora in questo campo chi è senza peccato…
Adesso non è più così, i bollettini dell’ Inps arrivano regolarmente da pagare e per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi ci pensa l’ Agenzia delle Entrate a monitorare, devi dichiarare quello che dicono loro altrimenti scatta l’accertamento.
Ecco, Signori, questi sono i nostri privilegi, certo un cliente mi ha detto che potevo scegliere di fare l’operaio o l’impiegato, come per dire: “non ti ci ho messo io sul taxi”, vero ma noi non abbiamo chiesto niente .. sono piuttosto ALTRI a cercare noi.
Ora, se quella che vi ho descritto è un’immagine di una categoria privilegiata, i casi sono due, o siete male informati e allora niente da dire, succede, oppure siete in malafede e dietro a certi commenti che si leggono sul web che rasentano il linciaggio ci sono appunto gli ALTRI di cui sopra. […]
Quindi? Quindi è una guerra tra poveri diavoli che ci vogliono far fare, attenti! Da queste liberalizzazioni sbandierate come progresso e beneficio per tutti ne verrà fuori che il nostro lavoro lo faranno altri ma per il comune cittadino non cambierà nulla, come è successo con le altre liberalizzazioni, c’è chi vuole il nostro posto e null’altro, dopo aver scardinato l’intero sistema lavorativo con speculazioni, corruzione, trasferimento di capitali e manodopera all’estero, dopo aver causato un’enorme emorragia di posti di lavoro andando a produrre nei paesi emergenti ora, per rimettere le cose a posto (secondo loro), attaccano l’unico sistema lavorativo che per forza di cose sta in piedi da solo, il lavoratore autonomo.
Meditate Gente, meditate!! (e lo scrivo maiuscolo perché io ho ancora rispetto di questo popolo che troppe volte è stato ingannato).
Roberto Cappanera. Un tassista.
robertolaser80@libero.it