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Per redigere il testamento biologico è sufficiente compilare il form sul blog testamentobiologicoonline.it
L’Associazione Luca Coscioni per la libertà della ricerca scientifica – fondata nel 2002 dall’omonimo leader radicale per «promuovere la libertà di cura e di ricerca scientifica, l’assistenza personale autogestita e affermare i diritti umani, civili e politici delle persone malate e disabili» – rilancia la propria battaglia a favore del testamento biologico.
L’associazione è impegnata ormai da anni affinché in Italia venga approvata una legge che regoli, secondo le volontà dei singoli individui, la possibilità di porre fine alla propria esistenza.
Adesso, dopo che nei mass media è scemato l’interesse per la questione – suscitato generalmente solo dai grandi casi che la cronaca, ciclicamente, ripropone – l’associazione ha deciso di realizzare un blog specifico per consentire a tutti di redigere il proprio testamento biologico.
Per farlo è sufficiente compilare il form, elaborato dalla società di comunicazione Youlovehome, sul blog http://testamentobiologicoonline.it/compila-il-testamento-biologico/
«Mentre la Conferenza episcopale italiana preme sul governo affinché venga approvata la legge sul fine vita, contro ogni principio di autodeterminazione, riteniamo doveroso fornire al cittadino un altro strumento per far valere le proprie volontà – spiega Filomena Gallo, segretario dell’associazione – quanto compilato ha valore legale perché si rende nota una volontà del privato che riguarda il diritto costituzionale all’autodeterminazione. Tale atto diventa rafforzato e opponibile in sede giudiziaria con l’autentica».
Sul sito dell’associazione, alla pagina di soccorso civile, si trovano le modalità per autenticare il testamento biologico.
L’iniziativa è partita la notte scorsa e nel giro di poche ore sono già stati raccolti oltre 250 testamenti biologici.
«Le vicende Englaro-Welby-Nuvoli hanno dimostrato che in Italia esiste, almeno sulla carta, un diritto a veder rispettate le proprie volontà anche se manca una legge che ne garantisca l’effettivo e pieno rispetto – afferma Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni – Il testamento biologico online rappresenta uno strumento semplice e accessibile per sottrarre le nostre scelte all’arbitrio dello Stato etico».
«Se anche la super cattolica Argentina ha approvato una legge che rende legale la “dolce morte” – conclude Filomena Gallo – come mai l’Italia che si professa una nazione più sviluppata delle altre, rimane negli ultimi posti in quanto a rispetto dei diritti civili, anteponendo al cittadino e alla esigenza di riforme laiche e liberali del nostro Paese il servilismo politico al potere clericale».