Facciamo chiarezza sul bando per l'abilitazione all'insegnamento, che dopo 5 anni riapre le porte delle scuole ai precari: come si può accedere?
Porte (finalmente) riaperte all’insegnamento, o meglio alla sua abilitazione: il bando per il Tirocinio Formativo Attivo ha acceso la speranza di molte persone che sperano di trovare lavoro all’interno delle scuole. Queste persone sono i numerosi precari che da anni passano da una chiamata all’altra, che ogni estate attendono di sapere se il loro incarico verrà rinnovato o se ne arriverà un altro, e che attendono il fatidico “passaggio di ruolo”. Queste persone sono anche i giovani che hanno intrapreso gli studi universitari pur sapendo che il rischio di rimanere intrappolati in quello stesso circolo vizioso di precariato è forte.
In tutte le Università italiane è aperto da quasi un mese il bando per iscriversi al test di preselezione per l’accesso al Tfa, che si chiuderà lunedì 4 giugno.
Qual è la realtà dietro a questo bando? Anzitutto una precisazione: il Tirocinio Formativo Attivo è stato regolamentato con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale nel gennaio 2011, a tre anni dalla chiusura della SSIS (Scuole di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario), che fino al 2008 era il percorso obbligato per essere abilitati all’insegnamento. Il Regolamento che ha istituito il Tfa ha posto un limite massimo di posti – 4.275 per la secondaria di primo grado e 15.792 per la secondaria di secondo grado – a loro volta riservati a chi ha già svolto almeno 540 giorni (ossia circa 36 mesi) di servizio presso un’istituzione scolastica, un pre-requisito calcolato in modo da rendere nulli gli accessi all’abilitazione finché tutti i precari non siano stati riassorbiti. Traduzione: accesso al Tfa “bloccato” per i neolaureati che non hanno ancora iniziato a scalare la graduatoria e pochissimi precari che verranno “riassorbiti” in questo primo bando, poiché è stimato che il numero di docenti abilitati già iscritti nelle graduatorie ad esaurimento è circa 250.000.
Non solo: il bando ha escluso tutte le persone laureate presso istituti dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, ossia Conservatori, Accademia di Belle Arti, Accademia di Arte Drammatica e così via.
Un ultimo fattore che porterà inevitabili restrizioni all’accesso è il costo della tassa di iscrizione, che per l’Ateneo genovese è di 2.500 € e si aggira intorno a cifre analoghe anche nelle altre città italiane.
Il Tfa dura un anno e prevede quattro livelli di attività:
– insegnamenti di scienze dell’educazione;
– tirocinio di 475 ore svolto presso istituzioni scolastiche sotto la guida di un tutor;
– insegnamenti di materie disciplinari sotto forma di lezioni teoriche e laboratorio;
– laboratori pedagogico-didattici per rielaborare e confrontare ciò che si è appreso nelle lezioni e nell’esperienza di tirocinio.
Per iscriversi è necessario procedere a due step: (1) preiscrizione online entro lunedì 4 giugno 2012 sul sito tfa.cineca.it (2) iscrizione entro le 12.00 di martedì 5 giugno 2012 sul sito servizionline.unige.it/studenti/post-laurea/tfa.
Marta Traverso