Il rapporto Cometa è un documento redatto dall'Istituto per la Difesa Nazionale francese nel 1999, si parla di casi inspiegabili e si legge: "Una sola ipotesi rende conto dei fatti: visitatori extraterrestri"
Persino la Santa Sede ha per così dire “messo le mani avanti”, arrivando a dire che l’eventuale esistenza di extraterrestri sarebbe compatibile con l’esistenza di Dio. Perché, dunque, l’ipotesi UFO sembrerebbe godere di tutta questa credibilità?
La spiegazione sta nel fatto che moltissimi degli avvistamenti di apparenti veicoli alieni sono stati fatti da militari preparati e credibili. Ecco perché i vari organismi di difesa nazionale sono da tempo in allerta. E le loro inchieste possono anche consegnarci risultati sconcertanti… Eccone un esempio.
Di recente a Parigi mi è capitato fra le mani un rapporto del 1999 richiesto all’Istituto di Alti Studi per la Difesa Nazionale dall’allora presidente della Repubblica francese Jacques Chirac. Nulla di segreto, sia chiaro: si tratta di un documento già pubblicato, conosciuto come rapporto Cometa, che potete scaricare facilmente da internet. Eppure già il titolo è inquietante: «Gli UFO e la Difesa: a cosa bisogna prepararsi?».
Si esordisce poi con questa frase: “L’accumulazione di osservazioni ben documentate fatte da testimoni credibili obbliga ormai ad affrontare tutte le ipotesi sull’origine degli Oggetti Volanti Non Identificati, gli OVNI, e in particolare l’ipotesi extraterrestre” (p. 8). Segue la presentazione di alcuni casi inspiegabili, testimonianze e dati raccolti, si fa il punto sulla ricerca, si fanno varie ipotesi, si valutano le implicazioni strategiche, quelle scientifiche e persino quelle politiche e e religiose.
E si conclude con affermazioni molto forti: “Questi studi dimostrano la realtà fisica quasi certa di oggetti volanti del tutto sconosciuti, impressionanti per le performance di volo e per il silenzio. […] Una sola ipotesi rende sufficientemente conto dei fatti e non fa appello, essenzialmente, che alla scienza di oggi: quella di visitatori extraterrestri” (p. 86).
Andrea Giannini