Uno sportello per fornire ai cittadini informazioni sui lavori del Terzo Valico direttamente da personale qualificato delle istituzioni locali (Municipio e Comune) e del general contractor dell’opera (il consorzio Cociv)
Il Municipio Valpolcevera ha approvato una mozione del M5S che sollecita l’apertura di uno sportello sul territorio, dedicato a fornire ai cittadini informazioni corrette e puntuali sui lavori del Terzo Valico, tramite il supporto e la presenza in loco di personale qualificato delle istituzioni locali (Municipio e Comune) e del general contractor dell’opera (il consorzio Cociv). Il documento, passato con emendamenti di Pd, Sel e Idv, è stato votato dalla medesima maggioranza e dal gruppo misto, unico voto contrario quello di Davide Ghiglione, capogruppo di Fds.
«Chiaramente immaginavamo che la maggioranza accogliesse con grande favore la nostra iniziativa – ammette Carlo Di Bernardo, capogruppo Movimento 5 Stelle in Municipio Valpolcevera – cogliendo l’occasione per trasformarla in un’azione di propaganda tesa a rivendicare un presunto ruolo informativo avuto finora dalle istituzioni locali. Sono stati molto bravi in questo, ma già lo sapevamo». Detto ciò, aggiunge Di Bernardo «Quello che ci ha spinto a presentare il documento è un problema reale. Noi, come è noto, siamo contrari al Terzo valico e ci siamo opposti più volte in consiglio sui temi degli espropri e della cantierizzazione. Ma oggi, in un’ottica di realismo politico, preso atto che questa maggioranza vuole quest’opera, dobbiamo ragionare per il bene dei cittadini. Gli abitanti delle zone interessate si pongono diverse domande, dai tempi di durata dei lavori al pericolo amianto, quindi l’idea è mitigare un disagio, comunque enorme, fornendo almeno un supporto informativo».
Resta il fatto che «Dovremo vigilare affinché tale sportello informativo funzioni realmente, dando risposte precise e chiare sull’opera – sottolinea Di Bernardo – Noi abbiamo richiesto la presenza sia del Comune sia del general contractor Cociv. L’interfaccia deve essere unica. Sono entrambi soggetti corresponsabili di ciò che sta accadendo e accadrà sul territorio». Certo, ammette il consigliere M5S «Vedendo come sono andate precedenti esperienze, ad esempio l’osservatorio comunale sulla Gronda, siamo pure noi scettici sull’effettiva funzionalità del punto informativo. È evidente però che, se lo sportello sarà un’altra operazione di facciata, inutile ai fini della trasparenza, dal punto di vista politico la maggioranza sarà chiamata a renderne conto».
Ma ormai non è troppo tardi per promuovere un’azione informativa? «Forse è vero – conclude Di Bernardo – ma è altrettanto vero che i lavori del Terzo Valico perdureranno molti anni, così come i conseguenti disagi per la popolazione».
Federazione della Sinistra, con il capogruppo Davide Ghiglione (esponente del movimento No Tav-Terzo Valico), ha votato contro soprattutto perché la ritiene «Un’iniziativa tardiva che rischia di suonare come una beffa per i cittadini, mai interpellati sull’opportunità o meno di realizzare la grande opera ferroviaria. Io ritengo che una maggiore consapevolezza della popolazione in merito al Terzo Valico sia senza dubbio necessaria, infatti da circa due anni sono impegnato in assemblee informative, ma francamente affidare questo ruolo al Cociv mi sembra quanto meno pericoloso».
Tra l’altro, la mozione approvata dal consiglio del Municipio Valpolcevera «È stata stravolta dagli emendamenti Pd, Sel e Idv, in cui sostanzialmente si rivendica il ruolo informativo, di presunto appoggio alle istanze della cittadinanza, svolto dalle istituzioni locali, e si ripropone la logica delle compensazioni e dei “tavoli di regia”», sottolinea Ghiglione. Dal punto di vista politico, conclude il consigliere Fds «È un atto che legittima i partiti che sostengono il Terzo Valico, i quali non hanno mai promosso reali azioni di informazione, soprattutto a tempo debito, cioè molti anni fa, quando si sarebbe potuta affrontare una discussione seria».
Allo stesso modo l’esponente Fds giudica l’Osservatorio ambientale “partecipato” della Valverde, approvato una decina di giorni orsono dal consiglio comunale di Campomorone (nel quale siede anche lo stesso Davide Ghiglione). L’Osservatorio è un organismo creato insieme al Comune confinante, quello di Ceranesi, composto da rappresentanti amministrativi e cittadini volontari, il quale secondo statuto si occuperà del monitoraggio sui lavori del Terzo Valico, con particolare riferimento alla qualità ambientale. Sul territorio di Campomorone e Ceranesi, infatti, è prevista l’installazione di due cantieri collaterali ma non di piccole dimensioni: un grande campo base per l’alloggio degli operai in località Maglietto e soprattutto il cantiere per la finestra di servizio del tunnel vero e proprio, in località Cravasco nei pressi di un’ex cava di calcare.
«Ritengo che tutto questo ormai sia tardivo per una popolazione che, da Fegino a Tortona, mai è stata interpellata in merito alla grande opera ferroviaria – conclude Ghiglione – Che senso ha creare un osservatorio dopo anni di silenzio sul Terzo Valico? Qualcuno sostiene che buona parte della popolazione è favorevole alla realizzazione del Terzo Valico. Ma se anche così fosse, qualcuno ha mai posto il quesito ai cittadini? Almeno per quanto riguarda la Gronda l’ex Sindaco di Genova, Marta Vincenzi, aveva promosso un dibattito pubblico, sebbene non si sia rivelato un vero strumento di partecipazione. Per il Terzo Valico, invece, non c’è stato neppure un tentativo di coinvolgere la popolazione sulle scelte fondamentali che delineeranno il futuro del territorio».
Matteo Quadrone