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Valle Scrivia: i cittadini chiedono una struttura sanitaria adeguata

I cittadini dell'associazione "Giovani Liberi" chiedono alle istituzioni una struttura sanitaria adeguata alle esigenze della Vallescrivia


12 Marzo 2012Notizie

Savignone, Valle ScriviaEcco il testo integrale della lettera inviata dall’associazione culturale “Giovani Liberi” indirizzata alle istituzioni provinciali e regionali e a tutti i sindaci della Valle Scrivia. “Giovani Liberi” chiede a gran voce una struttura sanitaria adeguata alle esigenze del territorio.

«Una drammatica storia quella della sanità in Valle Scrivia. Lasciati al nostro destino, nessuno ci considera se non per tagliare, eliminare o diminuire servizi. Sicuramente siete già a conoscenza dei numeri che rappresentano il nostro territorio: circa
22.000 abitanti, in un area particolarmente difficile, numero che nei mesi estivi quasi raddoppia; una grande valle che sotto alcuni punti di vista può assomigliare ad una città. I mezzi di trasporto non mancano, le aziende ci sono così come i negozi e quant’altro. Quello che manca, purtroppo e da troppo tempo, è una struttura sanitaria adeguata alle esigenze del territorio.

Siamo stati abbandonati a noi stessi. In quest’ultimo periodo non abbiamo avuto niente. Non solo: ci è stato portato via qualsiasi cosa avessimo faticosamente ottenuto nel corso degli anni. Non abbiamo anche noi diritto ad una struttura sanitaria adeguata? Questa è la domanda che tutti ci poniamo da sempre; la scusa migliore è ogni volta la stessa: mancano i soldi.

Ma qualcuno pensa ad una soluzione? A quanto pare no: i nostri sindaci fanno fatica a mettersi d’accordo; questo disastro
costituisce per loro un’ottima opportunità di litigio. I vari colori politici, le diversità di carattere o vecchi attriti? Non sappiamo quali siano le cause di questi eterni dibattiti. Fatto sta che non si riesce a trovare un’unica linea di pensiero per contrastare un male che,
invece, riguarda indistintamente tutta la valle. Ciò è molto grave perché ci impedisce di far fronte comune e di avanzare proposte efficaci e richieste univoche alla Regione.

In questo caso non crediamo sia il caso di porci la domanda se abbiamo eletto le persone giuste ma piuttosto, sicuri di aver fatto la scelta corretta riponendo in voi la nostra fiducia, Vi chiediamo di non guardare alle simpatie di partito, in particolar modo in questo
momento delicato. Passate sopra agli inopportuni campanilismi, fate qualcosa per il bene del nostro territorio, qualcosa per cui sarete ricordati e di cui andrete fieri perché la salute e il benessere degli individui sono diritti fondamentali che riguardano tutti e che vanno
ottenuti con l’impegno e la solidarietà.

La Regione Liguria è tenuta ad aiutarci, ha l’obbligo morale di intervenire, non può e non deve lasciarci in questa situazione preistorica. Bisogna che chiarisca la sua posizione in merito e che si mostri propositiva nei nostri confronti: offra argomenti ed alternative validi e fattibili atti alla risoluzione della nostra piaga. Basta proclami politici senza una chiara ed
efficace conclusione: vorremmo avere la possibilità di vederla impegnata in un progetto comprovante il fatto che si sta davvero facendo qualcosa!

Riteniamo che attualmente il problema della sanità sia di primaria importanza per la nostra valle e che i cittadini debbano essere correttamente informati e sensibilizzati. Non abbiamo la soluzione pronta e impacchettata, ma siamo sicuri che con l’impegno comune, il dialogo ed il buon senso si possano raggiungere ottimi risultati. Non vogliamo le prime pagine dei giornali, non vogliamo assolutamente fare politica (soprattutto quella che va di moda in questo periodo). Desideriamo uscire dagli schemi, da inutili atteggiamenti faziosi e spronare chi ci amministra: ecco lo spirito che ci spinge a scrivere questa lettera.

Esigiamo che le nostre amministrazioni comunali, dopo aver scelto una strategia comune, si incontrino con la Regione Liguria per poter finalmente presentare alla cittadinanza un progetto concreto che ci elevi ad un quantomeno sufficiente livello sanitario. Questa è la prima lettera che scriviamo, ne seguiranno altre fino a quando non otterremo risposte positive e concrete. A Voi cittadini chiediamo solo l’appoggio e la volontà di difendere qualcosa che ci appartiene.»

Firmato:
Un gruppo di “Giovani Liberi: liberi di sognare”


  • associazioni, polemiche, sanità
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