L'istituto Brignole attraversa una pesante crisi finanziaria e non sembra intenzionato a concedere l'uso delle aree
Valorizzare un immenso spazio verde presente al centro della città, trasformando un territorio semi abbandonato in orti e giardini, per migliorare la qualità di vita dei residenti. È questa la proposta che il “Comitato Le Serre” ha illustrato venerdì 24 febbraio durante un’affollata assemblea pubblica cittadina, presso il nuovo auditorium della Parrocchia San Nicola di Castelletto. Al centro del progetto c’è Valletta Carbonara, un’area di ventimila metri quadrati che sorge dietro al glorioso ex Albergo dei Poveri – costruito proprio grazie ai blocchi di pietra estratti da questa conca naturale – proprietà dell’Asp Brignole, l’istituto di assistenza agli anziani che oggi si trova alle prese con uno spaventoso buco di bilancio.
L’obiettivo era chiamare i cittadini a condividere un’idea di impiego della Valletta a favore del quartiere e della città intera, considerando che il Comune ha deciso di ridurre l’area destinata a vivaio comunale, in cui per decenni venivano ospitate le specie arboree che poi andavano ad adornare giardini e aiuole. Oggi dunque rimangono degli spazi liberi e proprio su questi punta l’attenzione il “Comitato Le Serre”.
Il dibattito ha dato modo ai cittadini di esprimersi liberamente in merito al possibile utilizzo dei terreni e sono emersi spunti davvero interessanti «Attività condotte da associazioni che lavorano a sostegno delle persone con disagi psichici e fisici, orti comuni e vendita di piante e prodotti, aree verdi con percorsi ed aree per famiglie e anziani».
Nel corso degli anni la Valletta è stata interessata da diversi tentativi di cementificazione, l’ultimo in ordine di tempo, prevedeva la realizzazione di palestre, piscine e centinaia di parcheggi interrati. Nel nuovo Piano Urbanistico Comunale, approvato recentemente dal consiglio comunale ed ora in fase di raccolta delle istanze di opposizione, rimane la destinazione a parcheggio. Considerando che l’Asp Brignole versa in una complicata situazione finanziaria (il passivo si attesta sui 40 milioni di euro) – causata da un’amministrazione per lungo tempo incapace di arginare la deriva debitoria dell’azienda – l’unica soluzione per risanare il bilancio è cercare di monetizzare al massimo le potenzialità della zona. E la costruzione di box e parcheggi – una moda molto in voga in tutta la città – sembra essere la strada più facilmente praticabile.
Il Comitato intende chiedere al Brignole di concedere l’uso dell’area per avviare una serie di attività agricole e sociali, dagli orti urbani alla produzione agricola biologica e locale, fino all’organizzazione di spazi ricreativi e di aggregazione.
Ma pare che un primo sondaggio informale con l’istituto Brignole non sia andato a buon fine. Non resta che confidare nella collaborazione con il Comune, affinchè il progetto di riqualificazione sognato da comitato e cittadini possa diventare realtà.
Matteo Quadrone
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