Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Dai Quartieri
  • Vivere Genova
  • Rubriche
  • Inchieste
  • Interviste
  • Newsletter
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Tubi dell’acqua, l’Università controllerà le rotture. Via alle prime sostituzioni a Sestri e Borzoli

Dopo l'incredibile sequenza di guasti alla rete idrica, le istituzioni chiamano l'Università di Genova a indagare sulla salute del 1200 chilometri dei tubi genovesi. Entro la settimana prossima partiranno le prime sostituzioni a Sestri e Borzoli


5 novembre 2016Notizie

Ponte di Cornigliano, lavori in corsoDopo l’incredibile sequenza di guasti che ha”massacrato” la rete idrica di genovese (19 solo da giugno), le istituzioni corrono ai ripari: sarà l’Università di Genova, e in particolare il Dipartimento di Ingegneria meccanica, energetica, gestionale e dei trasporti, a decretare lo stato delle tubazioni idriche genovesi in seguito al nuovo boom di rotture degli ultimi giorni. E, in base ai risultati, la Città metropolitana deciderà come ripartire i fondi per le manutenzioni da programmare per i prossimi anni. Come riportato dall’agenzia Dire, questo è l’esito del tavolo di confronto convocato dal consigliere delegato Enrico Pignone ieri pomeriggio nella sede della Città metropolitana, a cui hanno preso parte anche il Comune di Genova, con l’assessore Italo Porcile, e Iren-Mediterranea delle Acque, gestore del servizio.

1200 chilometri di tubi

Lo studio servirà a capire quanto i 1200 chilometri dei tubi dell’acqua genovesi siano vetusti e se sia effettivamente l’anzianità di servizio la causa delle continue rotture. In base alle risultanze che dovrebbero essere consegnate entro fine mese, toccherà poi alla Città metropolitana fare le opportune valutazioni, di comune accordo con Iren, su un piano decennale di investimenti per la sostituzione delle condutture obsolete, eventualmente spostando risorse economiche dal capitolo di spesa che oggi ne assorbe di più, quello della depurazione delle acque. «Ogni anno – spiega alla “Dire” il consigliere Enrico Pignone – abbiamo complessivamente circa 50 milioni di euro da investire sul settore acque ma la gran parte dei soldi viene utilizzata per i depuratori. Tuttavia, la legge impone di recuperare qualsiasi risorsa economica necessaria dalle tariffe: per cui, se voglio fare di più per la manutenzione delle tubature, o ridistribuisco i fondi o aumento le bollette». Un’ipotesi, quest’ultima, che Comune di Genova e Città metropolitana vorrebbero scongiurare. «Per uscire da questa impasse – spiega ancora Pignone – bisognerebbe fare una battaglia nazionale per consentire agli azionisti di obbligare Iren a reinvestire una parte degli utili ad esempio nell’ammodernamento delle infrastrutture e non solo per coprire i propri debiti. Solo toccando i profitti, infatti, si può incidere veramente sulla qualità».

Richiesta danni

Sembra scemare, invece, almeno al momento, l’ipotesi di una richiesta di danni da parte del Comune di Genova a Iren per i continui disagi, come accennato nei giorni scorsi dal sindaco Marco Doria. Il Comune, infatti, è il diretto proprietario degli impianti idrici di cui Iren è responsabile solo per la gestione. Inoltre, non va dimenticato che Palazzo Tursi è anche azionista della multiutility per cui, estremizzando, sarebbe un po’ come se facesse causa a se stesso.
Dal canto suo, intanto, Iren ha annunciato la costituzione di una task force di 8 persone dedicata in modo permanente all’ispezione della rete idrica per individuare conduttore obsolete che necessitino di sostituzione e ha confermato che la prossima settimana inizieranno i lavori di sostituzione delle tubature della zona Borzoli-Sestri ponente per cui sono stati investiti 800.000 euro. Città metropolitana, invece, è al lavoro per la standardizzazione del monitoraggio della rete: «Su Genova ci sono 71 misuratori di pressione a cui al momento accede direttamente solo il gestore – spiega Pignone – io, invece, vorrei che questi dati fossero resi il prima possibile trasparenti e leggibili da parte di tutti». Anche perché, altrimenti, si ricadrebbe nel consueto cul de sac del controllore che coincide con il controllato.


  • cantieri, lavori pubblici, manutenzioni
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Urbanistica, quando il sogno dei 2 milioni di abitanti è divenuto incubo di cemento. Ma sbagliare è ancora possibile
    Urbanistica, quando il sogno dei 2 milioni di abitanti è divenuto incubo di cemento. Ma sbagliare è ancora possibile
  • Pra’, cantieri Por fermi per “liquidazione”, conclusione (forse) a fine agosto. I retroscena di un “pasticcio” annunciato
    Pra’, cantieri Por fermi per “liquidazione”, conclusione (forse) a fine agosto. I retroscena di un “pasticcio” annunciato
  • Scolmatore, arriva il via libera per la progettazione definitiva. Gara vinta dalla Rocksoil spa, dell’ex ministro Lunardi
    Scolmatore, arriva il via libera per la progettazione definitiva. Gara vinta dalla Rocksoil spa, dell’ex ministro Lunardi
  • Consiglio comunale, passa il bilancio ma delibera su Amiu ancora in sospeso. Domani nuova (e ultima) seduta in Sala Rossa
    Consiglio comunale, passa il bilancio ma delibera su Amiu ancora in sospeso. Domani nuova (e ultima) seduta in Sala Rossa
Altri articoli di questa categoria
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
  • Requiem per Begato, tra deportazione e devastazione urbana
    Requiem per Begato, tra deportazione e devastazione urbana
  • Genova scelta di ‘serie b’ per Amazon: opportunità persa o pericolo scampato?
    Genova scelta di ‘serie b’ per Amazon: opportunità persa o pericolo scampato?

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leggi anche

Libri

Relazioni Instabili, intervista a Carlo Rosso: “I social hanno coartato il tempo dell’amore”

Relazioni Instabili, intervista a Carlo Rosso: “I social hanno coartato il tempo dell’amore”

Carlo Rosso è medico, specialista in Psichiatria, psicoterapeuta, sessuologo: "Oggi è il tempo delle relazioni smaltibili all’insegna del piacere che se ne può trarre e non della scelta e ...

Editoriali

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Dal centro storico di Genova al ghetto di New York, il virus ricalca i confini delle disuguaglianze urbane
Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Prima che cadano

Prima che cadano

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Progetto virtuoso o retorica del progresso? A Genova non c’è più spazio per nuovi buchi neri urbanistici
Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

La parte che manca. Il tradimento del ‘patto’ che ha fatto crollare Ponte Morandi. “Noi siamo sempre là sotto”

La parte che manca. Il tradimento del ‘patto’ che ha fatto crollare Ponte Morandi. “Noi siamo sempre là sotto”

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2021 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok