Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Dai Quartieri
  • Vivere Genova
  • Rubriche
  • Inchieste
  • Interviste
  • Newsletter
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Chiostro di Sant’Andrea, gestione dello spazio pubblico ancora in alto mare. Tra turisti increduli e imbarazzo istituzionale

Da oltre un mese la gestione dell’area è in “cerca d’autore”, con tutti i disagi del caso. Dopo una fase sperimentale di affidamento alla cooperativa che gestisce la Casa di Colombo, oggi è caos. E l’amministrazione non risponde


19 maggio 2017Notizie

chiostro-sant-andreaUn mese e mezzo fa, su queste pagine, avevamo denunciato l’assurdo caso della chiusura di uno degli angoli più caratteristici del nostro centro, storico, verde e, soprattutto, pubblico: il chiostro di Sant’Andrea, unico spazio dell’area capace di garantire un po’ di frescura per gli abitanti, i lavoratori e i turisti. La vertenza sul sito è ancora in alto mare, più confusa che mai. L’amministrazione pubblica non è stata in grado di darci una risposta definitiva.  

Oggi lo spazio è praticamente chiuso, tranne qualche inspiegata apertura, segnalataci da qualche rassegnato lettore. L’assessore alla Cultura del Comune di Genova, Carla Sibilla, sulla questione ha espresso preoccupazione, riferendoci che al lavoro c’è la Direzione Musei e Biblioteche del Comune. Dopo la nostra denuncia a seguito della chiusura durante i Rolli Days, è stata portata avanti una fase sperimentale di una quindicina di giorni, che ha permesso l’apertura dello spazio durante i tanti ponti legati alle festività del 25 aprile e del 1 maggio, forse per evitare una nuova “figuraccia”. Nei fatti, però, dal 2 maggio il chiostro è figlio di nessuno.

Abbiamo provato a contattare direttamente i dirigenti d’area, dai quali non abbiamo ottenuto alcuna risposta, nonostante diversi tentativi. Ci siamo rivolti quindi agli uffici del Municipio Centro Est («Chiostro di Sant’Andrea? Dove rimane?», ndr) e al Museo di Sant’Agostino che ha competenza sul bene, insieme a Casa di Colombo e Porta Soprana. Nessuna risposta.

L’unico a risponderci è stato Emiliano Bottacco, responsabile di Coop Culture, la cooperativa che ha in concessione la gestione di Casa di Colombo e Porta Soprana: «Dopo il periodo di sperimentazione – ci ha confermato – non abbiamo avuto più nessuna indicazione da parte dell’amministrazione. Oggi siamo in proroga tecnica sui servizi attivati, ma non sappiamo nulla per l’area adiacente alla Casa di Colombo, su cui abbiamo “diritto di passaggio” per accedere alla struttura».

Nei fatti, quindi, l’area è chiusa, e nessuno sa per quanto. Uno spazio pubblico, fruito quotidianamente da genovesi e turisti, oggi non appartiene più a nessuno. Dove sta il degrado? Oltre il danno, la beffa: con l’arrivo della cancellata, è diventato inaccessibile anche il muretto, sui cui oggi è impossibile sedersi, per godere dell’ombra degli ulivi e rilassarsi al cospetto di uno degli scorci urbani più pregiati che Genova può offrire. Offrire a chi? Ai turisti? Ma chi li vuole…

 

Nicola Giordanella


  • centro storico, cultura, degrado, storia, turismo
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • San Lorenzo, 900 anni fa il papa consacra la cattedrale dei genovesi. Oggi in pochi lo ricordano
    San Lorenzo, 900 anni fa il papa consacra la cattedrale dei genovesi. Oggi in pochi lo ricordano
  • La “buffer zone” di via Prè: i vincoli Unesco potrebbero fermare le demolizioni della “rigenerazione sensibile”
    La “buffer zone” di via Prè: i vincoli Unesco potrebbero fermare le demolizioni della “rigenerazione sensibile”
  • Albaro, la “città gentile” che divenne isola. Il quartiere che ha salvato se stesso
    Albaro, la “città gentile” che divenne isola. Il quartiere che ha salvato se stesso
  • Villa Pallavicini, il parco più bello d’Italia. Pegli capitale italiana della botanica
    Villa Pallavicini, il parco più bello d’Italia. Pegli capitale italiana della botanica
Altri articoli di questa categoria
  • Depositi costieri, l’ipotesi trasferimento e i conti senza l’oste. E dei piani di emergenza esterna nessuna notizia
    Depositi costieri, l’ipotesi trasferimento e i conti senza l’oste. E dei piani di emergenza esterna nessuna notizia
  • Ex fonderie di Multedo, le trasformazioni di un edificio storico lasciato al degrado
    Ex fonderie di Multedo, le trasformazioni di un edificio storico lasciato al degrado
  • Gioco d’azzardo in Liguria, le conseguenze di una legge che tarda ad arrivare
    Gioco d’azzardo in Liguria, le conseguenze di una legge che tarda ad arrivare
  • Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione
    Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leggi anche

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Considerazioni per una Genova senza il ponte alla prese con un oggi distopico
La parte che manca. Il tradimento del ‘patto’ che ha fatto crollare Ponte Morandi. “Noi siamo sempre là sotto”

La parte che manca. Il tradimento del ‘patto’ che ha fatto crollare Ponte Morandi. “Noi siamo sempre là sotto”

Ponte Morandi, siamo noi le macerie. Genova non si rialzerà

Ponte Morandi, siamo noi le macerie. Genova non si rialzerà

Editoriale

Scivolo, pelle bianca e decoro, il degrado lo abbiamo nella testa

Scivolo, pelle bianca e decoro, il degrado lo abbiamo nella testa

Il mega evento di Costa Crociere è stato un rituale di dissociazione psicopatologica collettiva
Povero Cristo, crocefisso in Sala Rossa! Il teatrino della politica tiene in scacco la città

Povero Cristo, crocefisso in Sala Rossa! Il teatrino della politica tiene in scacco la città

L’ultimo giorno di “scuola Doria” finisce senza gavettoni, ma con l’ amaro in bocca per tutti

L’ultimo giorno di “scuola Doria” finisce senza gavettoni, ma con l’ amaro in bocca per tutti

Ianuenses

San Lorenzo, 900 anni fa il papa consacra la cattedrale dei genovesi. Oggi in pochi lo ricordano

San Lorenzo, 900 anni fa il papa consacra la cattedrale dei genovesi. Oggi in pochi lo ricordano

Un anniversario passato in sordina, dimenticato dalle istituzioni culturali cittadine
Sgualdrine, mogli di Veneziani! Quando le rivalità sul mare (e sui santi) si risolvevano a colpi di pugnale e non di regata

Sgualdrine, mogli di Veneziani! Quando le rivalità sul mare (e sui santi) si risolvevano a colpi di pugnale e non di regata

I secoli oscuri della Genova bizantina: da emporio a sede del metropolita milanese, fino alla “decadenza” longobarda

I secoli oscuri della Genova bizantina: da emporio a sede del metropolita milanese, fino alla “decadenza” longobarda

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2018 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok