Solo il 45% degli italiani ha letto almeno un libro nel corso del 2011. Perché non festeggiamo questa Giornata facendo un salto in libreria?
Tutti gli anni dal 23 aprile al 23 maggio si celebra il Maggio dei libri, trenta giorni di eventi e iniziative che hanno come nucleo e obiettivo centrale la promozione del libro (e dell’ebook, perché no?) e della lettura.
Tutti gli anni questa manifestazione culmina proprio il 23 maggio con la Giornata nazionale del libro, che prevede un ricco programma di appuntamenti in tutta Italia.
Una giornata che quest’anno arriva sotto un’ombra funesta, perché da alcuni giorni sono circolate notizie preoccupanti sulle abitudini di lettura in Italia: secondo l’Istat, meno della metà degli italiani ha letto almeno un libro nel corso del 2011. Il 45,3%, per la precisione, mentre nel 2010 la percentuale di chi ha letto almeno un libro all’anno era del 46,8. Non solo: appena il 13,8% ha letto almeno 12 libri nel 2011, cioè un libro al mese.
I lettori forti sono pochi, ma sono molto forti. Il digitale in questo senso ha portato una svolta notevole: sempre secondo l’Istat il 27,8% ha effettuato almeno un acquisto online nel corso del 2011, che sia un ebook o l’abbonamento a un giornale o una rivista.
Come si può dunque festeggiare degnamente questa Giornata?
Quest’anno per la prima volta non si svolge a Genova il consueto bookcrossing organizzato da Fnac, dal suggestivo titolo Ho lasciato un Idiota e ho trovato un Piccolo Principe. In compenso nelle città di Torino, Roma e Milano ci sarà un flash mob che prevede la lettura in piazza del libro che più si ama.
Un vero peccato che nella nostra città non ci siano eventi di rilievo per festeggiare questa giornata. Proponiamo dunque che ciascuno di noi metta in scena la propria festa personale: perché non andiamo tutti a comprare un libro?. Magari in una libreria di quartiere che non appartiene a nessuna “grande catena”, e che come tante piccole aziende fa il possibile per affrontare la crisi. Non importa quale tipo di libro si vuole comprare: può essere un romanzo, una raccolta di poesie, un saggio di attualità, persino un testo di filosofia. Basta che lo si compri. E possibilmente che lo si legga.
Marta Traverso