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Terzo Valico: assemblee con le famiglie che dovranno lasciare le proprie case

Gli espropri dovrebbero essere operativi entro 1 anno «C'è tutto il tempo per fare le cose con la trasparenza necessaria», sottolinea il vice sindaco Stefano Bernini


16 Luglio 2012Notizie > Grandi Opere?

Gli abitanti di Fegino, costretti ad abbandonare le proprie case per lasciare spazio ai cantieri del Terzo Valico, sono stati i primi ad essere convocati in assemblea da Comune e Municipio Val Polcevera, per fare il punto della situazione ed offrire loro il sostegno delle istituzioni locali.

Parliamo di una dozzina di famiglie che hanno partecipato alla riunione con i rappresentanti del Cociv (il concessionario dei lavori), di Palazzo Tursi, Regione Liguria e Municipio, mentre oggi pomeriggio sarà la voltà di altre 12 famiglie residenti a Pontedecimo, in particolare nella zona di via Pieve di Cadore.

«Abbiamo voluto avvisare gli abitanti per dare vita ad un confronto sereno – spiega il vice sindaco, Stefano Bernini – L’impegno del Comune è quello di affiancare le famiglie nel percorso di avvicinamento agli espropri».

Il tentativo è quello di evitare, sul territorio genovese, i momenti di tensione che si stanno vivendo in questi giorni in Basso Piemonte. Fra Serravalle Scrivia ed Arquata, infatti, prosegue la mobilitazione dei cittadini impegnati in blocchi stradali che, almeno finora, hanno impedito gli espropri.

I tempi comunque non sono strettissimi «Gli espropri dovrebbero essere operativi entro 1 anno e quindi esistono i margini temporali per fare le cose con la trasparenza necessaria – aggiunge Bernini – Ovviamente le persone sono preoccupate però bisogna sottolineare che non abbiamo trovato nessuna opposizione». 

E se davvero gli interessati non si opporrano agli espropri, ciascuno di loro intraprenderà un percorso individuale per trovare una soluzione. I proprietari avvieranno con il Cociv le trattative sul valore degli immobili da espropriare, mentre per tutti quelli che dovranno lasciare la propria abitazione (proprietari o inquilini) è previsto anche un indennizzo economico fissato dalla legge regionale.

Ma in Val Polcevera l’avvicinarsi del fatidico momento degli espropri, non consente a tutti di dormire sonni tranquilli «L’amministrazione comunale parla di 1 anno di tempo per realizzare gli espropri a Genova – spiega Davide Ghiglione, consigliere di Rifondazione Comunista del Municipio Val Polcevera e militante del movimento No Terzo Valico – Nel Comune di Ceranesi, invece, secondo le informazioni che abbiamo ricevuto dal sindaco, gli espropri potrebbero partirè già a fine agosto-inizio settembre».

«Le assemblee promosse da Comune e Municipio Val Polcevera, in realtà sono degli incontri privati – afferma Ghiglione – parlano di trasparenza però alcuni consiglieri municipali, ad esempio il sottoscritto, non ne sapevano nulla. Bisogna rispettare tutte le posizioni, anche quelle contrarie. In questo caso, invece, mi sembra ci sia l’intenzione di fare le cose di nascosto. Oggi noi saremo presenti per entrare in contatto con le persone interessate dagli espropri. Vogliamo capire se qualcuno ha intenzione di opporsi per valutare le future azioni». 

 

Matteo Quadrone

 

 


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