Dal 10 marzo i migranti che entreranno per la prima volta nel nostro Paese dovranno impegnarsi ad imparare la lingua italiana ed i fondamenti della Costituzione. Lo Stato dovrà fornire loro, a titolo gratuito, corsi di formazione civica, linguistica e culturale
E’ entrato in vigore il 10 marzo “L’accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato”, ovvero il nuovo permesso di soggiorno. Un patto che regolamenta, attraverso un complesso sistema “a punti” ed una serie di regole, i diritti e i doveri degli immigrati, ma allo stesso tempo stabilisce anche degli obblighi da parte dello Stato italiano.
I cittadini stranieri, non appartenenti agli altri stati dell’Unione Europea, dovranno impegnarsi ad imparare la lingua italiana, conoscere i fondamenti della Costituzione italiana, garantire l’adempimento dell’obbligo di istruzione dei figli minori e assolvere gli obblighi fiscali e contributivi.
Lo Stato italiano, entro un mese dalla stipula dell’accordo, dovrà fornire ai cittadini stranieri – a titolo gratuito o a condizioni particolarmente agevolate – corsi di formazione linguistica, culturale, civica, nonché servizi di orientamento.
Al momento della sottoscrizione dell’accordo, al migrante vengono assegnati 16 crediti, di cui 15 potranno essere sottratti in caso di mancata frequenza ai corsi.
Un mese prima della scadenza dell’accordo, di durata biennale, lo Sportello unico per l’immigrazione ne avvia la verifica: l’accordo sarà adempiuto se il cittadino straniero otterrà un punteggio pari o superiore ai 30 crediti. Al contrario, se i “punti” saranno pari o inferiori a zero, il migrante verrà espulso.
I crediti potranno essere decurtati in caso di condanne penali – anche non definitive – e di sanzioni pecuniarie di almeno 10mila euro.
La partecipazione a corsi, attività di volontariato, il conseguimento di titoli di studio ed onorificenze, lo svolgimento di attività economico-imprenditoriali, la scelta di un medico di base, la sottoscrizione di affitto o acquisto di una casa, consentirà invece ai cittadini stranieri di aumentare il proprio punteggio.
Matteo Quadrone