La nuova app made in Genova permette di partecipare attivamente alla creazione della colonna sonora di un evento, di una festa tra amici e di tutte quelle occasioni in cui si ascolta musica insieme
Ecco un progetto made in Genova che potrebbe rivoluzionare la fruizione della musica nei luoghi pubblici. Si chiama AirJB, è la prima app che consente di creare e gestire un jukebox virtuale e condividere la musica con amici e clienti.
Un interessante strumento di business per i gestori di bar, ristoranti e locali che vogliono offrire ai propri clienti la possibilità di personalizzare e scegliere la musica, ma anche un semplice strumento di svago che consente la condivisione e lo scambio delle proprie canzoni preferite attraverso l’interazione tra utenti e la creazione di dediche personalizzate.
Lo chiamano “social jukebox” i ragazzi di Nibbles.it, un gruppo di lavoro nato a Genova nel 2005 e attivo nel campo della progettazione e realizzazione di servizi per il web. «Nibbles.it quando è nata aveva un solo dipendente, la sottoscritta… – racconta Elisa Piscitiello – oggi siamo in 12 tra soci e collaboratori con un’età media di 37 anni: il socio più anziano ne ha 47 e la collaboratrice più giovane 29, tutti assunti a tempo indeterminato».
L’azienda, impegnata in una prima fase esclusivamente nello sviluppo e nella distribuzione di un sistema per la creazione autonoma di siti web, sta ora spostando parte dei suoi sforzi e delle sue risorse nel mercato delle app… Elisa ci spiega le ragioni di questa scelta. «Partiamo dai dati… Sono più di 46 milioni i fruitori in Europa di applicazioni su smartphone. Secondo i dati Nielsen nei primi tre mesi del 2011 in Italia erano 20 milioni le persone dotate di smartphone (+52% sul 2010) ed era in crescita la quota di chi accede a internet dal cellulare: 13 milioni a inizio 2011, il 34% in più rispetto allo stesso periodo 2010. Nel 2011 la penetrazione degli smartphone in Italia è del 9%, circa 4,5 milioni di utenti, contro una media del 20% nei primi 5 mercati europei (Uk, Francia, Germania, Italia e Spagna). Quindi rispetto ad altri Paesi, dove l’utilizzo di mobile app è più alto, l’uso di applicazioni mobili in Italia è in fortissima crescita, pari all’11% mensile (in Spagna è addirittura del 14%)».
«Il mercato delle app – continua Elisa – si sta spostando quindi da un settore di nicchia a un vero e proprio mercato di punta nei media di massa e l’’opportunità di guadagno per le aziende, in un settore che ha una così veloce e costante crescita, è concreta se si riesce a penetrare nel mercato internazionale. Fondamentale per un’azienda che si affaccia al mondo della progettazione delle app è, a parer mio, la possibilità di basarsi esclusivamente su risorse e know-how interni: sviluppare, distribuire e gestire senza affidarsi a professionalità esterne. Da parte nostra, questo ha determinato il vantaggio di avere un’ottima flessibilità, comunicazioni interne rapide ed efficaci, ottimizzazione dei tempi e delle risorse, con il risultato di app di successo e di rapida implementazione e distribuzione sul mercato».
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