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Nasce a Genova l’app che trasforma lo smartphone in un jukeboxe

La nuova app made in Genova permette di partecipare attivamente alla creazione della colonna sonora di un evento, di una festa tra amici e di tutte quelle occasioni in cui si ascolta musica insieme


4 Gennaio 2013Notizie

Ecco un progetto made in Genova che potrebbe rivoluzionare la fruizione della musica nei luoghi pubblici.  Si chiama AirJB, è la prima app che consente di creare e gestire un jukebox virtuale e condividere la musica con amici e clienti.

Un interessante strumento di business per i gestori di bar, ristoranti e locali che vogliono offrire ai propri clienti la possibilità di personalizzare e scegliere la musica, ma anche un semplice strumento di svago che consente la condivisione e lo scambio delle proprie canzoni preferite attraverso l’interazione tra utenti e la creazione di dediche personalizzate.

Lo chiamano “social jukebox” i ragazzi di Nibbles.it, un gruppo di lavoro nato a Genova nel 2005 e attivo nel campo della progettazione e realizzazione di servizi per il web. «Nibbles.it quando è nata aveva un solo dipendente, la sottoscritta… – racconta Elisa Piscitiello – oggi siamo in 12 tra soci e collaboratori con un’età media di 37 anni: il socio più anziano ne ha 47 e la collaboratrice più giovane 29, tutti assunti a tempo indeterminato».

L’azienda, impegnata in una prima fase esclusivamente nello sviluppo e nella distribuzione di un sistema per la creazione autonoma di siti web, sta ora spostando parte dei suoi sforzi e delle sue risorse nel mercato delle app… Elisa ci spiega le ragioni di questa scelta. «Partiamo dai dati… Sono più di 46 milioni i fruitori in Europa di applicazioni su smartphone. Secondo i dati Nielsen nei primi tre mesi del 2011 in Italia erano 20 milioni le persone dotate di smartphone (+52% sul 2010) ed era in crescita la quota di chi accede a internet dal cellulare: 13 milioni a inizio 2011, il 34% in più rispetto allo stesso periodo 2010. Nel 2011 la penetrazione degli smartphone in Italia è del 9%, circa 4,5 milioni di utenti, contro una media del 20% nei primi 5 mercati europei (Uk, Francia, Germania, Italia e Spagna). Quindi rispetto ad altri Paesi, dove l’utilizzo di mobile app è più alto, l’uso di applicazioni mobili in Italia è in fortissima crescita, pari all’11% mensile (in Spagna è addirittura del 14%)».

«Il mercato delle app – continua Elisa – si sta spostando quindi da un settore di nicchia a un vero e proprio mercato di punta nei media di massa e l’’opportunità di guadagno per le aziende, in un settore che ha una così veloce e costante crescita, è concreta se si riesce a penetrare nel mercato internazionale. Fondamentale per un’azienda che si affaccia al mondo della progettazione delle app è, a parer mio, la possibilità di basarsi esclusivamente su risorse e know-how interni: sviluppare, distribuire e gestire senza affidarsi a professionalità esterne. Da parte nostra, questo ha determinato il vantaggio di avere un’ottima flessibilità, comunicazioni interne rapide ed efficaci, ottimizzazione dei tempi e delle risorse, con il risultato di app di successo e di rapida implementazione e distribuzione sul mercato».

 


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