Si cerca un luogo che possa diventare la "casa verde" di Genova, supporto di assistenza tecnica per l’innovazione verde e per lo start up di nuove imprese di green economy
Un progetto ideato dal parlamentare italiano Lino De Benedetti e promosso da Marta Vincenzi (la sindaco diede incarico allo stesso De Benedetti di studiarne la fattibilità per il Comune di Genova). Si chiama Ambasciata di Genova per la Green Economy, progetto di cui sono stati predisposti lo studio, le linee di indirizzo, le reti di collegamento, le azioni pratiche da attuare, la previsione dei risultati.
Di che cosa si tratta? Anzitutto parliamo del mondo del lavoro e di green jobs. Dallo scorso giugno si è iniziato a studiare e ad elaborare, nell’ambito dell’assessorato alle Politiche del Lavoro, il “polo genovese di Imprese Verdi”, in collaborazione con la Camera di Commercio di Genova. Si intende mettere insieme una rete di imprese che siano in grado di dare maggiore competitività all’economia verde del territorio, per una crescita di qualità e di innovazione sia di prodotto che di processo produttivo; un polo di imprese in grado sia di cogliere maggiori opportunità di mercato anche nell’azione di ricerca e di sviluppo, sia di offrire occupazione strutturale e durevole.
“La sostenibilità ecologica e sociale dello sviluppo non è più, ormai da molti anni, attuabile con politiche di settore, con le sole norme di comando e di controllo, pure sempre necessarie per la difesa e la prevenzione dell’ambiente dagli impatti che distruggono il territorio e sfruttano le risorse e le energie esauribili. Quel che davvero serve per un vero cambiamento è un’azione a tutto campo che sappia intrecciare i vari fattori, anzitutto il binomio virtuoso ecologia/economia”, così scrive Palazzo Tursi in una nota.
Tra le iniziative avviate vi è la cooperazione europea e internazionale tra comunità locali e in tale quadro è stata siglata una “carta di intenti” di collaborazione con il Comune di Buenos Aires e ad aprile si terrà un work shop per la presentazione pubblica dell’iniziativa.
Adesso bisognerà individuare un luogo (non l’ennesimo ufficio o sportello) che possa diventare la “casa verde”, un edificio, o più edifici, dove già esistono funzioni attive (mercato, scuola, o altro), da ristrutturare con materiali, tecniche e tecnologie 100% eco-compatibili; un luogo informatore e formatore, supporto di assistenza tecnica per l’innovazione verde e per lo start up di nuove imprese di green economy, fornitore di dati a ogni assessorato comunale.
In un’epoca caratterizzata dal forte calo dei consumi, la green economy si propone come una delle vere opportunità per contribuire a superare il declino: un’economia particolarmente adatta al tessuto produttivo imprenditoriale italiano, del made in Italy e, in particolare, del made in Genova.