Con una nota stampa l'azienda comunica le decisioni del Cda che hanno l'obiettivo di mettere in pratica da subito le nuove linee guida del piano industriale. Il tutto mentre incalzano l'emergenza Scarpino e le indagini per le presunte tangenti
Come abbiamo già visto qualche settimana fa, Amiu (qui il quadro delle attività dell’azienda) si appresta a mettere in pratica le linee guida del nuovo piano industriale in concomitanza con l’approvazione del Piano di Gestione dei Rifiuti da parte della Regione Liguria (qui l’inchiesta integrale di Era Superba). Ieri, lunedì 27 gennaio, si è riunito il Consiglio di Amministrazione della società partecipata, sotto pressione in questi giorni per l’emergenza Scarpino e per le indagini svolte dall’Autorità Giudiziaria sull’operato di AMIU e dei suoi dipendenti. Il CdA ha approvato una serie di prescrizioni urgenti e immediatamente operative. I provvedimenti riguardano tematiche diverse, dal percolato di Scarpino (di cui ci occuperemo nelle prossime ore con uno specifico approfondimento, ndr) all’area finanza, dalla differenziata sino a gare e appalti.
Con una nota stampa AMIU ha voluto riassumere i punti principali riguardo alle decisioni del Cda. Per quanto riguarda l’area finanza e controllo di gestione l’Azienda “dovrà allinearsi alle nuove prescrizioni contenute nel sistema di controllo delle società partecipate del Comune entro l’approvazione del bilancio 2013”. Con il Comune AMIU intende avviare già nell’immediato il percorso di confronto con Tursi per la determinazione della tariffa 2014.
Qualche novità per quanto riguarda le strutture operative, in particolare il laboratorio AMIU per il servizio di campionamento e analisi. Nella nota stampa Amiu indica come punti principali l’ “avvio immediato del percorso per ottenere (nel più breve tempo possibile) la Certificazione formale che consenta di ottemperare alle necessarie e richieste caratteristiche di “terzietà” (indipendenza, ndr) per il Laboratorio AMIU appoggiandosi nel transitorio ad un laboratorio esterno.” Inoltre il Cda vuole predisporre e avviare entro la fine dell’anno “un piano di qualificazione professionale per gli addetti alla Direzione Tecnica di AMIU, sulla base di un adeguato screening degli attuali profili professionali e dell’individuazione delle competenze funzionali necessarie in relazione all’attuale e futura dotazione impiantistica della Società”.
Il tema, dopo le notizie apparse di presunte tangenti per gli appalti durante l’alluvione del 2011, è delicato per i vertici Amiu. Si legge nella nota: “Utilizzo in via stabile e definitiva della Stazione Unica Appaltante del Comune di Genova sia per l’espletamento delle gare “sopra soglia” che per tutti gli acquisti e approvvigionamenti dell’Azienda”. E precisa: “entro un mese dovrà essere realizzata (di concerto con la Stazione Unica Appaltante del Comune di Genova) una revisione integrale del Regolamento Acquisti AMIU, sulla base delle nuove disposizioni (per quanto attiene l’operatività della relativa area funzionale si stabilisce la dislocazione di 2 risorse AMIU presso la SUAC del Comune di Genova) […] Si ribadisce peraltro che codesto CdA (con delibera assunta il 5 dicembre 2013) aveva già nominato un Organismo di vigilanza composto da esperti esterni alla Società”.
In ultimo, per il raggiungimento degli obiettivi di legge in tema di raccolta differenziata: “dovrà essere avviata entro due mesi una campagna di comunicazione verso i cittadini per incentivare ad una migliore raccolta differenziata”.