Approvate in giunta le linee guida per la manifestazione di interesse in ricerca di un partner privato per la partecipata del Comune di Genova che gestisce il piano dei rifiuti. Siglato anche l’accordo con i sindacati
Se fosse solo Iren a manifestare il proprio interesse per l’ingresso come partner privato in Amiu, la partita potrebbe chiudersi già entro fine settembre. E’ stata, infatti, approvata ieri dalla giunta del Comune di Genova la delibera che fornisce le linee guida per il bando che dovrebbe essere pubblicato ufficialmente nei prossimi giorni e concludersi, appunto, entro la fine di settembre. Tecnicamente, si tratta di un’indagine di mercato al termine della quale verrà attivato un confronto tra gli interessati ritenuti idonei, a meno che la domanda esplorativa non sia pervenuta da un solo soggetto, nel qual caso si passerebbe a trattativa diretta.
«Si è avviato un percorso decisivo per la ricerca di un partner industriale per Amiu – commenta il sindaco Marco Doria – l’obiettivo è rendere l’azienda più forte e dotata degli impianti necessari, in un quadro di garanzie per i lavoratori dell’azienda. Viene così rispettato un altro degli importanti impegni che la giunta si era assunta».
La delibera approvata dalla giunta elenca i requisiti richiesti ai soggetti industriali che aderiranno alla manifestazione d’interesse e le caratteristiche qualificanti cui dovranno attenersi nella loro proposta. Come ampiamente anticipato, sono previsti parametri di idoneità patrimoniale (almeno 15 milioni di euro netti), di idoneità economica (una media di almeno 120 milioni di euro negli ultimi tre anni per attività riferite all’igiene urbana e alla produzione di rifiuti) e di idoneità tecnica, tra cui la dotazione di impianti, aree, attrezzature, mezzi, diritti idonei alla copertura dell’intera filiera del ciclo integrato dei rifiuti. E’ prevista anche la partecipazione in forme collettive tra più soggetti: in questo caso, i requisiti di idoneità patrimoniale ed economica devono essere soddisfatti per almeno il 60% dall’operatore capofila e per almeno il 20% da ciascuno degli altri operatori.
Come ampiamente anticipato, viene anche esplicitata la strada per garantire ad Amiu la prosecuzione del contratto del servizio oltre la naturale scadenza del 2020, derogando almeno fino al 2030 quanto previsto dalla legge regionale e nazionale che imporrebbe una gara pubblica per la gestione della raccolta dei rifiuti.
L’aumento di capitale di Amiu da parte del soggetto privato potrà essere realizzato attraverso dotazioni patrimoniali-impiantistiche (impianti, aree, attrezzature, mezzi, diritti ed altre dotazioni patrimoniali) utili alla chiusura del ciclo rifiuti e coerenti con la realizzazione del piano industriale di Amiu, L’azienda attualmente in house al Comune di Genova dovrà essere il veicolo societario esclusivo per l’erogazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti del Comune di Genova e, in prospettiva, dell’intera Città metropolitana.
La governance della nuova società mista pubblica-privata (nella delibera non sono esplicitate percentuali massime o minime per l’ingresso dei nuovi capitali) dovrà garantire al Comune di Genova la partecipazione in maniera qualificata alle decisioni strategiche di carattere straordinario. In particolare, Palazzo Tursi manterrà potere di veto su: autorizzazione al Consiglio di amministrazione alla modifica del piano industriale ed impiantistico, autorizzazione al compimento di operazioni non comprese nel piano industriale eccedenti un determinato importo o di particolare importanza al momento non meglio precisato, autorizzazione al compimento di operazioni di carattere puramente finanziario, con parti correlate, e operazioni straordinarie sul capitale. Inoltre, nel contratto saranno poi previste clausole a garanzia dell’ l’intrasferibilità della partecipazione acquisita dall’operatore socio per “un congruo periodo di tempo”, il riconoscimento del “diritto di gradimento, non mero, del Comune nei confronti di terzi trasferitari, a qualunque titolo, di tutta o parte la partecipazione societaria” e il “riconoscimento al Comune del diritto di prelazione con facoltà di determinazione in contraddittorio del valore delle partecipazioni oggetto di trasferimento”.
Il nuovo assetto aziendale dovrà prevedere il mantenimento nel capoluogo ligure della sede legale, amministrativa e della parte più rilevante della struttura operativa di Amiu.
Viene, infine, messa nero su bianco la tutela dei livelli occupazionali.
Sempre ieri, prima dell’approvazione del provvedimento da parte del sindaco Marco Doria e degli assessori, era arrivata finalmente la fumata bianca nella complessa trattativa tra l’amministrazione, Amiu e i sindacati. Benché con diversi gradi di soddisfazione, tutte le sigle hanno sottoscritto l’accordo che prevede, tra l’altro, il mantenimento dei livelli occupazionali e degli impegni relativi alle assunzioni future, il mantenimento dei livelli salariali e normativi compresi gli accordi di secondo livello, la rinuncia all’applicazione del jobs act per tutti i lavoratori per la durata del contratto di servizi. Dal punto di vista industriale, nell’accordo viene anche esplicitato il mantenimento dell’unitarietà del ciclo integrale dei rifiuti e di Amiu come unico operatore di Genova e in prospettiva della Città metropolitana, il prolungamento del contratto di servizio almeno sino al 2030, l’impegno a realizzare gli impianti previsti dal piano industriale di Amiu sul territorio genovese o metropolitano (realizzazione della discarica di servizio di Scarpino 3 entro gennaio 2017; Fabbrica della materia a Scarpino 3 con impianto di selezione e biostabilizzazione del rifiuto indifferenziato residuo entro gennaio 2018 e impianto di trattamento del residuo secco entro gennaio 2019; biodigestore per il trattamento dell’organico da raccolta differenziata in area Cerjac, esterna a Scarpino 3 entro gennaio 2022), l’effettivo controllo del Comune di Genova su tutti gli atti riguardanti gli assetti societari. Inoltre, le parti si sono impegnate a rivedersi entro i 15 giorni successivi alla conclusione della manifestazione di interesse.