La nuova disciplina sui tirocini prevede la possibilità di un contributo regionale, sia al lavoratore che all’impresa, per incentivare la formazione professionale
La Giunta regionale ha approvato oggi le nuove regole su apprendistato e tirocini in Liguria con lo scopo di sostenere la formazione e l’occupazione degli adolescenti e dei giovani evitando la dispersione scolastica. Le imprese potranno scegliere di assumere giovani dai 15 ai 24 anni affiancando all’attività lavorativa anche la formazione professionale per tre anni.
Le novità principali riguardano la durata della formazione per l’apprendistato professionalizzante che si rivolge ai giovani dai 18 ai 29 anni: 120 ore in tre anni per gli apprendisti in possesso di licenza media o privi di titolo di studio, 80 ore per gli apprendisti in possesso di una qualifica professionale o diploma e 40 ore per chi possiede una laurea o altri titoli di livello superiore.
Gli interessati possono essere assunti in tutti i settori di attività del comparto privato con contratto di apprendistato professionalizzante per il conseguimento di una qualifica professionale. Anche i lavoratori in mobilità potranno essere destinatari dell’offerta formativa. La Giunta ha inoltre approvato la nuova disciplina sui tirocini che prevede la possibilità di un contributo regionale, sia al lavoratore che all’impresa per incentivare l’uso di questo strumento e misure che tutelano lo svolgimento del tirocinio evitando abusi. Al termine del periodo di sei mesi è previsto il riconoscimento, da parte della Regione, delle competenze acquisite.
Nell’anno scolastico 2010-2011 in Liguria l’88,5% dei circa 52.000 adolescenti residenti frequentava percorsi del sistema della formazione professionale, l’1,1% era occupato in apprendistato, il 10,5% pari a circa 5.300 adolescenti tra i 15 e i 18 anni risultava non inserito in percorsi scolastici o di formazione professionale e non era nemmeno occupato con un contratto di apprendistato.
Per maggiori informazioni: politiche.occupazione@regione.liguria.it
foto di Diego Arbore