Giovedì 8 marzo un viaggio tra le varie forme d'arte a cura di Stefano Solarino, nell'ambito della mostra ‘Come è profondo il mare’
Cosa hanno in comune Giuseppe Garibaldi, Ava Gardner, Francesco Petrarca, Andy Wharol, Charles Dickens e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia?
Al Museo di Storia Naturale Doria giovedì 8 marzo si svolge un incontro per scoprirlo in un viaggio attraverso le varie forme d’arte che hanno trovato nelle catastrofi naturali, ed in particolare nel terremoto, fonte di ispirazione, motivo di descrizione o semplicemente pretesto per esprimere solidarietà alle popolazioni colpite.
Un viaggio che partendo da Seneca e dalle sue lungimiranti ma curiose descrizioni del fenomeno sismico passano per i principali terremoti che si sono verificati nella nostra penisola contribuendo all’Unità d’Italia, alla nascita delle radio libere nella nostra nazione o ad opere d’arte che rimangono ad eterna memoria di un fenomeno che, passate le grida dei primi momenti, tende ad essere dimenticato.
La conferenza è a cura di Stefano Solarino, primo ricercatore INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-
L’evento si inserisce nell’ambito della mostra ‘Come è profondo il mare’, in esposizione nel museo fino al 24 giugno.
Ingresso libero