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La pagina facebook guidata dal Dottor Grigio e da Era Superba è stata la cassa di risonanza per diffondere la notizia della chiusura e far nascere la mobilitazione. Tantissime persone hanno salutato Assolibro nell'ultimo giorno di apertura
I libri funzionano solo se li apri, e analogamente le librerie, da chiuse, non funzionano un granché bene.
I libri portano felicità, ci ricorda Lucia, 3° elementare, ma evidentemente, non portano tanto profitto.
Ai librai e alle libraie, che non si stanchino mai di vendere sogni, bellissimo augurio Enrica, ma è difficile vendere sogni quando le serrande si chiudono. Svenderli invece è molto facile in questa città che sembra accartocciarsi su se stessa.
E le serrande da Assolibro si sono chiuse, definitivamente, sabato sera. In questi giorni sono apparsi a colorare il grigiore di questa chiusura, decine di biglietti variopinti, scritti e disegnati dai bambini della Scuola elementare Daneo, rimasti anche essi orfani della loro Libreria.
Venerdi scorso c’è stato l’ultimo saluto ad Assolibro, decine di persone, forse un centinaio (chissà, i numeri non sono bravo a darli, di solito ci pensa la questura…). La pagina cha abbiamo creato per salvare la Libreria è stata la cassa di risonanza per diffondere la notizia e creare la mobilitazione. Ma è stata una festa , un saluto collettivo , allegro e malinconico allo stesso tempo. Tanti affezionati clienti, appassionati della lettura, persone che magari avevano perso un po’ l’abitudine, negli ultimi tempi di passare nel loro rifugio, nella loro Libreria e che passano a trovarla per l’ultima volta. Semplici avventori, ma anche scrittori come Bruno Morchio, legati ad Assolibro per motivi affettivi e professionali.
Era la festa triste delle dipendenti, Alessia, Alessandra, Serena, emozionate nel vedere questo fiume di gente che veniva a salutare una Libreria in partenza, a ringraziarle e a condividere un piccolo lutto. Pareti di libri colorate , destinate pochi giorni dopo ad essere smantellate, un’immagine troppo triste per essere mostrata agli occhi dei passanti, e quindi celata con pudore, in questi giorni, dalle serrande abbassate. Che si sono colorate di bigliettini, grazie alle maestre e ai bambini della Daneo. Pare sia passato anche il sindaco, la mattina di venerdì, a cercare un libro e a chiedere delle sorti della Libreria, il giorno prima della chiusura, con un tempismo degno del miglior Bersani. “Se da grande diventassi sindaco non farei chiudere le librerie”, questo il saggio consiglio di Pietro, 8 anni e una sensibilità “politica” invidiabile.
Assolibro, eravate una bellissima libreria, il giudizio lapidario di Mattia, che per chiarire il concetto disegna un libro di Harry Potter, anche se forse neppure un mago avrebbe potuto salvare la Libreria di Via San Luca, figuriamoci una semplice Amministrazione Comunale.
Dottor Grigio