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La Valpolcevera diventa terra di conquista per box e parcheggi, i costruttori mangiano terreno alle colline non curanti del rischio frane
Quattro nuovi parcheggi in costruzione fra Pontedecimo e Campomorone, un progetto di autosilos a San Cipriano (domani su Era pubblicheremo un’inchiesta su questo argomento…), ma la situazione è simile in tutta la Valpolcevera.
Rifondazione Comunista, visto il proliferare di box e posti auto interrati, lancia l’allarme cementificazione selvaggia.
L’intervento che genera maggiore preoccupazione è quello attualmente in corso di svolgimento in via Campomorone, a ridosso del ponte ferroviario della linea Genova-Arquata-Milano.
“Gli scavi finalizzati alla costruzione di nuovi parcheggi stanno letteralmente divorando alcuni tratti di base della collina sulla quale insiste l’abitato di Cesino, area a rischio di dissesto idrogeologico, determinando ulteriori impermeabilizzazioni e consumo di territorio – dichiarano Antonio Bruno (capogruppo RC-SE Comune), Ennio Cirnigliaro e Davide Ghiglione (Circolo PRC Valpolcevera) – ma è tutta la vallata ad essere coinvolta, da Rivarolo Ligure a Pontedecimo, si può vedere un po’ ovunque: un territorio messo sotto assedio da immobiliaristi che prevendono i loro insulsi parcheggi ancor prima di edificarli e per i quali ottengono facilmente le licenze richieste da parte di istituzioni che svendono la vivibilità di interi quartieri per i trenta denari che ciò, nella loro infinita miopia, pare fruttare”.
“Gli interventi per la costruzione di questi parcheggi si aggiungono al progetto della gronda che avrà un impatto devastante sull’assetto idrogeologico della vallata – spiega Antonio Bruno – Noi chiediamo all’amministrazione di bloccare questi progetti e di fare un’attenta verifica sulla situazione idrogeologica e quindi sull’effettiva compatibilità di queste opere, anche alla luce di quello che è avvenuto il 4 novembre scorso”.
Matteo Quadrone