Il mercato del Carmine ha un nuovo gestore, si tratta dell'unico consorzio ad aver presentato un'offerta. Pagherà al Comune 105 mila euro all'anno
È arrivato l’annuncio ufficiale, la gestione del mercato comunale di Piazza del Carmine – una struttura recentemente ristrutturata ma rimasta un contenitore vuoto visto che il precedente tentativo di assegnazione si è rivelato un buco nell’acqua – sarà affidata all’unico consorzio che ha presentato un’offerta, ovvero il “Consorzio Mercato Carmine” che raggruppa vari soggetti: Bcafè srl, Carni di Propata s.a.s., Cooperativa Pescatori di Liguria, B.P.G. srl costituenda società tra Action srl e Costa Giovanni Battista.
Il progetto tecnico ha conseguito il punteggio di 74,33 su 80 mentre l’offerta economica è stata di poco superiore alla base d’asta. L’aggiudicazione è provvisoria, per quella definitiva, infatti, occorrerà attendere 35 giorni per eventuali opposizioni, poi entro 3 mesi il soggetto vincitore dovrà presentare il progetto ed il piano economico finanziario – assicurato da un istituto di credito abilitato – onde evitare altre brutte sorprese. Dopo l’approvazione del progetto l’aggiudicatario dovrà eseguire i lavori ed avviare l’attività entro i successivi sei mesi. Il pagamento del canone di concessione (105 mila euro all’anno) decorrerà dalla consegna dei locali.
Qui nascerà un polo per la vendita di prodotti a Km zero, frutta, verdura, pesce e carne di provenienza ligure, quindi filiera corta con particolare attenzione alla qualità. Inoltre ci sarà spazio per una zona adibita a ristorazione dove avrà sede la sezione provinciale dell’Enoteca Regionale Ligure.
Per garantire la freschezza dei prodotti e ridurre gli scarti, dopo le ore 18, si svolgeranno apposite aste per lo smaltimento dell’invenduto a prezzi particolarmente competitivi. Il soggetto gestore, inoltre, dovrà organizzare un articolato programma di attività collaterali costituito principalmente da iniziative didattiche (in particolare relative all’educazione alimentare), presentazioni, eventi e dibattiti.
Nelle migliori intenzioni del Consorzio, il Mercato del Carmine sarà una preziosa occasione di rilancio per l’intera zona, trasformandosi in un luogo aperto, dove i residenti, gli universitari della vicina via Balbi, i turisti, potranno trovare prodotti naturali e di stagione, spendendo il giusto.
Ma c’è anche chi dimostra parecchio scetticismo sulla concreta possibilità di successo dell’operazione. Sono i negozianti del locale Civ, i quali sottolineano come il progetto difficilmente riuscirà a reggersi in piedi considerando gli elevati costi di gestione della struttura. Per ammortizzarli, infatti, sarebbe necessario un giro d’affari giornaliero attualmente impensabile. Di conseguenza, secondo il Civ il nuovo mercato riuscirà a resistere per qualche anno poi si tornerà alla situazione odierna, senza alcun beneficio duraturo per il quartiere. Non manca una punta di polemica in merito al bando, quando i commercianti ricordano di non essere stati interpellati, neppure per ascoltare la loro opinione. E così alla gara ha partecipato un solo consorzio, l’unico in grado di farlo.