Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Castelletto, circolo Primo Maggio: un impegno per il quartiere

Abbiamo visitato la sede dello storico circolo genovese che da tanti anni, grazie alla passione dei volontari, si impegna per il quartiere di Castelletto ponendosi come punto di riferimento per i cittadini


11 Marzo 2013Notizie

castelletto-oregina-circonvallazione-monteA Castelletto, nell’antico Borgo Carbonara di San Nicola, sorge il circolo ARCI Primo Maggio, un centro presente a Genova dal secondo dopoguerra, punto di riferimento per il quartiere, e non solo. La sede si trova nella storica Villa Rovereto, tra la crêuza di San Nicolò e corso Firenze, accanto ai locali dell’azienda Emanuele Brignole.

I circa 180 soci del circolo – “centro permanente di vita a carattere volontario”, come si legge nello statuto – operano nei campi della cultura, della comunicazione, della ricreazione, della formazione, del tempo libero, dello sport e della solidarietà, con lo scopo di creare nel quartiere un punto d’incontro per tutti i cittadini, proponendo programmi di iniziative vasti e di valore formativo e culturale. Il circolo è gestito da volontari e promuove una gestione di “impresa sociale” senza scopo di lucro.

Abbiamo incontrato il presidente, Vittorina Bruzzone, dal 1986 nel Consiglio di Amministrazione e prima ancora socia e volontaria molto attiva nel quartiere: «I nostri programmi bimestrali propongono appuntamenti fissi e creano una periodicità e continuità, che permette di richiamare molte persone, del quartiere e anche da fuori. Contando i nostri soci, gli “amici” e i frequentatori non tesserati, gli iscritti ai corsi di sport, o chi frequenta le altre associazioni ospitate a Villa Rovereto, siamo più di mille, ed è un gran risultato per il quartiere».

Tutte le iniziative – tranne quelle sportive, gestite da UISP, e i corsi di musica, a cura della scuola Music Line– sono svolte da volontari e appassionati. «I nostri incontri sono quasi tutti liberi e per partecipare non è indispensabile diventare soci».

La direttrice ci racconta la storia recente del circolo Primo Maggio; dagli anni ’60 nella sede di Villa Rovereto –prima gestita dal PCI-, inizialmente questo ARCI si limitava a organizzare eventi, balli, pranzi e feste di quartiere, a discapito della parte culturale. Nel corso degli anni, però, si è ampliato sempre di più, richiamando un numero crescente di persone, con esigenze diverse e più complesse. Soprattutto dai tardi anni ’80, l’attività riserva maggiore attenzione al settore culturale: si è iniziato a dar vita a programmi di incontri, conferenze, eventi, in ossequio al motto del circolo “conoscere per capire”. Nello specifico, le iniziative culturali sono curate da un coordinamento per la cultura e tempo libero, formato da volontari, e prevedono anche visite guidate e gite, con percorsi insoliti alla scoperta di una Genova poco nota, cineforum e incontri per la lettura e la conversazione in inglese, incontri di poesia e circoli di lettura in cui si discutono insieme testi di scrittori contemporanei. Inoltre, una volta al mese, la “Finestra sull’Attualità”, per discutere dei temi all’ordine del giorno.

Nel corso degli anni – oltre alla creazione del campo da tennis (nell’area dove un tempo c’era stata la pista da ballo usata per le feste), di recente ristrutturato con il contributo della Fondazione Carige e di volontari – il circolo ha acquisito progressivamente spazi di proprietà dell’Azienda Brignole e ha potuto creare una piccola biblioteca, una saletta per corsi di musica, gioco del bridge e giochi di carte, e una palestra per i corsi organizzati dalla Polisportiva 1°Maggio.

Elettra Antognetti


  • corsi, quartieri di Genova, volontariato
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • “Attacco alla città”: i progetti calati dall’alto e la risposta dei comitati. Il viaggio tra i quartieri che non si piegano
    “Attacco alla città”: i progetti calati dall’alto e la risposta dei comitati. Il viaggio tra i quartieri che non si piegano
  • Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
    Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
  • L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
    L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
  • Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
    Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista