I turisti che dal Porto Antico si recano nel centro storico, transitando per Sottoripa e Piazza Fossatello, sono costretti a fare lo slalom tra i lavori in corso
In Piazza Fossatello, in una delle zone più frequentate dai turisti, a ridosso di Porto Antico, Acquario e Museo del Mare, la presenza di diversi cantieri, transenne e operai al lavoro, ormai da alcuni mesi crea inevitabili disagi agli operatori commerciali che, oltre agli effetti della crisi economica, subiscono anche le conseguenze di scelte errate dell’amministrazione comunale.
«Fare manutenzione nella nostra splendida città è encomiabile – spiega Alessandro Cavo, presidente giovani imprenditori di Ascom-Confcommercio Genova, titolare della pasticceria liquoreria Marescotti – ma scavare trincee e tenere aree di cantiere ingombre di detriti, polvere e spazzatura in piena stagione turistica in uno dei varchi primari per raggiungere il centro storico ed i musei di Strada Nuova è insensato e crea un danno a tutta la città. Sarebbe stato sufficiente farlo nei mesi in cui è minore la presenza dei turisti».
I lavori in piazza Fossatello sono iniziati sul finire del mese di marzo, come ricorda Cavo «I cantieri sono spuntati in un batter d’occhio senza che nessuno si premurasse di avvisare gli operatori commerciali. Appena prima di Pasqua in via al Ponte Calvi hanno cominciato a “bucare” la pavimentazione. Eppure quello è il primo varco turistico per il centro storico. Occorreva pianificare gli interventi in un periodo diverso».
Già ad aprile i commercianti hanno protestato pubblicamente a causa dei disagi «C’è chi ha avuto problemi per installare i dehors e chi si è trovato l’attività circondata dai lavori in corso – sottolinea Cavo – Inoltre la polvere ed il rumore, inevitabilmente, complicano la situazione».
Attualmente, proprio nel periodo estivo, i cantieri sono giunti fino alla zona di Sottoripa. I commercianti non ci stanno e rinnovano l’appello all’amministrazione comunale affinché, almeno nel prossimo futuro, la decisione di avviare lavori in zone turistiche della città sia presa in maniera concordata e, possibilmente, seguendo un’oculata programmazione che escluda interventi invasivi nei mesi di maggiore affluenza dei visitatori.
Matteo Quadrone