Per scongiurare la chiusura dei servizi ambulatoriali la Giunta municipale ha individuato dei locali di proprietà pubblica da assegnare all'Asl 3: in questo modo l'azienda sanitaria non dovrà più sostenere il pagamento di un affitto oneroso per gli spazi di via Canepari
Per gli ambulatori ed il punto Cup di Certosa, in via Canepari, destinati alla chiusura come sancito da una delibera dell’Asl 3 del dicembre 2011 – ma strenuamente difesi dai cittadini del quartiere che nel corso degli ultimi mesi più volte sono scesi in strada per dire basta ai tagli dei servizi sanitari in Val Polcevera – si profila all’orizzonte una possibilità di sopravvivenza.
Il problema è rappresentato dal pagamento di un ingente affitto – circa 100 mila euro all’anno – a carico dell’azienda sanitaria locale per la disponibilità dei locali di via Canepari 64r che attualmente ospitano i servizi ambulatoriali ed il Centro Unico Prenotazioni sanitarie. Ma il Municipio Valpolcevera ha trovato una soluzione in grado di evitare la scomparsa dell’ennesimo presidio sanitario di zona.
«Riteniamo che non si possano tollerare depauperamenti dell’esistente come previsto invece dalla delibera n. 1421 del 23/12/2011 dell’ASL 3 che stabilisce la chiusura degli ambulatori e del CUP di Via Canepari a causa dell’oneroso fitto passivo ed il trasferimento di tutto il personale a Bolzaneto – spiega il Presidente del Municipio, Iole Murruni – Sul territorio rimarrebbe solo l’ambulatorio dell’ex ospedale Celesia che serve la parte alta di Rivarolo ma purtroppo, recentemente, è stato privato del servizio di radiologia. Noi reputiamo che l’esistente vada portato a razionalizzazione difendendo le strutture presenti e valorizzandole. A tale fine il Municipio Valpolcevera, a seguito della mozione votata all’unanimità nel consiglio municipale del 18 luglio, si è impegnato a reperire locali di proprietà pubblica e li ha individuati, con decisione di giunta del 22 ottobre, negli spazi di Via Borsieri a Certosa che si renderanno liberi dopo il trasferimento degli operatori dell’ATS 41 Valpolcevera presso la nuova sede di Passo Torbella 12».
«Ci sono stati già diversi sopralluoghi della ASL per visionare i locali – conclude Murruni – Auspichiamo, quindi, che l’azienda sanitaria in tempi brevi fornisca una risposta positiva stralciando il provvedimento contenuto nella delibera n. 1421».
Matteo Quadrone
[foto di Daniele Orlandi]