La gigantesca rampa collegherà al centro un quartiere poverissimo abitato da 12 mila persone
Un progetto urbanistico ambizioso per far uscire la gente dal ghetto: una gigantesca scala mobile collegherà un quartiere poverissimo al centro della metropoli. “Queste scale mobili sono un piccolo tesoro per noi – racconta Pablo, 13 anni – sono il nostro cordone ombelicale con il mondo che ci aspetta là fuori. Pensiamo che sia meraviglioso”.
Siamo a Medellín, 2,36 milioni di abitanti, la seconda città della Colombia, tristemente nota per l’omonimo cartello della droga. Ma oggi sale alla ribalta delle cronache grazie ad un’opera, una lunghissima e altrettanto ripida scala mobile, appena inaugurata dal Sindaco, lo scrittore Alonso Salazar.
Finalmente i 12 mila abitanti del quartiere “Las Independencians 1” , che sorge su una collina, potranno avere accesso al cuore della metropoli colombiana.
E sì perché a dispetto di un nome che suona beffardo, i residenti di “Las Independencians 1” finora vivevano completamente isolati dal resto della città. L’unico collegamento era infatti rappresentato da una scala di cemento con 350 gradini per coprire un dislivello pari a trenta piani di un palazzo.
Gli anziani riuscivano a scendere ma il vero dramma era risalire. Così per molti di loro era diventato impossibile uscire dal quartiere. Adesso grazie a sei rampe di scale mobili lunghe 130 metri – costruite in acciaio inossidabile e alluminio per un costo di 3 milioni di euro – tutto diventa più facile. Favorendo la mobilità sociale anche l’integrazione fra realtà distanti, non solo dal punto di vista fisico, fa un notevole passo avanti.
Il progetto fa parte del programma di integrazione sociale “Senderos de Conexìon indipendencias 1” voluto dal comune e dall’Edu, il dipartimento di sviluppo urbano di Medellín.
“Migliorerà la qualità della vita di tutte queste persone”, spiega Luz Adriana Campuzano, responsabile dell’Edu.
“Las Indipendencias 1” è un quartiere di Comuna 13 una delle 16 aree in cui è suddivisa Medellín, dove vivono 130 mila persone. Una delle zone più emarginate e pericolose della metropoli.
“Le opere da sole però non servono a nulla – aggiunge Luz Adriana Campuzano – acquistano valore solo quando la popolazione se ne appropria”.
Per far sì che tutti possano imparare ad usare la scale mobile è nato un comitato, “Escalando vida”, formato da adolescenti che insegneranno agli abitanti più anziani – che mai prima d’ora avevano visto una scala mobile – come utilizzarla senza rischi di cadute e senza sovraffollarla.
Matteo Quadrone