Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Coloranti alimentari, tutto il veleno del marketing

L’EFSA (European Food Safety Autority), vista l'influenza che potrebbero avere alcune sostanze sulla nostra salute, sta attualmente riesaminando la loro sicurezza


11 Novembre 2011Notizie

 

Quando per vendere un prodotto si è disposti a tutto, anche a calpestare impunemente il  diritto alla salute dei cittadini, si è forse giunti a superare la soglia del non ritorno.

Accade in un settore delicato come quello dell’industria alimentare, nella quale emerge, da parte delle aziende, un uso fin troppo disinvolto dei coloranti alimentari.

Lo scopo principale dei produttori  è rendere i prodotti più appettibili e, in molti casi, mascherare la loro scarsa qualità. Il marketing insegna che un prodotto dal colore accattivante, per il consumatore medio, equivale ad un alimento genuino.

Ma tecnicamente di cosa stiamo parlando? I coloranti alimentari sono additivi alimentari che vengono aggiunti agli alimenti principalmente per: compensare le perdite di colore dovute all’esposizione a luce, aria, umidità e variazioni di temperatura; migliorare i colori naturali; aggiungere colore agli alimenti che altrimenti ne sarebbero privi o sarebbero colorati diversamente.

Sono contenuti in un’ampia gamma di prodotti alimentari, tra cui snack, margarina, formaggio, marmellate e gelatine, dolci, bevande analcoliche, prodotti da forno, salse e condimenti. Ogni colorante alimentare il cui impiego è autorizzato nell’Unione europea è soggetto a una rigorosa valutazione in termini di sicurezza.

Occorre però una precisazione: i coloranti alimentari infatti si dividono in naturali e sintetici.

I primi vengono in gran parte estratti da prodotti vegetali, fatta eccezione per il colorante rosso E124 che deriva dall’essiccazione delle cocciniglie(insetti); i secondi, quelli sintetici, vengono prodotti in laboratorio, e oltre ad avere un ciclo di vita più lungo, nonostante vi sia più di qualche dubbio sulla loro innocuità, hanno il grande vantaggio di essere molto economici.

Proprio per la loro economicità rispetto a quelli naturali, i coloranti di sintesi vengono largamente utilizzati nell’industria alimentare.

La notizia è che l’EFSA (European Food Safety Autority), vista l’influenza che potrebbero avere alcune sostanze sulla nostra salute, sta attualmente riesaminando la loro sicurezza.

Tra i coloranti sintetici indicati come i più dannosi, vengono indicati il Patent Blue V (E131) e l’amaranto. Basti pensare che il primo viene correntemente usato in medicina per la mappatura linfatica della biopsia del linfonodo sentinella, mentre l’amaranto, scientificamente conosciuto come molecola azoica, è stato dichiarato mutageno e potenzialmente cancerogeno.

Già nel 2008, l’Ufficio di Farmacovigilanza dell’Agenzia Italiano del farmaco (AIFA), segnalava sospette reazioni avverse al Blue Patent, come rash cutanei, orticaria e in casi più gravi, reazioni ipotensive.

Ovviamente tra i soggetti più a rischio, secondo un gruppo di esperti scientifici dell’EFSA, ci sono i bambini.

In merito al colorante amaranto, formato da molecole azoiche, se combinato con prodotti che presentano benzoati, come frutta, prodotti caseari e pesce, oltre a portare iperattività, può causare asma, orticaria e insonnia.

 

 

Matteo Quadrone


  • alimentazione
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Slow Fish, il ministro Martina inaugura la kermesse dedicata alla cultura del mare. Firmata la “Carta di Genova”. Hennebique sede fissa?
    Slow Fish, il ministro Martina inaugura la kermesse dedicata alla cultura del mare. Firmata la “Carta di Genova”. Hennebique sede fissa?
  • Slow Fish e la “rete siamo noi”. Presentata la nuova edizione della kermesse dedicata alla cultura del mare
    Slow Fish e la “rete siamo noi”. Presentata la nuova edizione della kermesse dedicata alla cultura del mare
  • Ricibo, la rete contro lo spreco alimentare. Comune di Genova capofila per ridistribuire le eccedenze
    Ricibo, la rete contro lo spreco alimentare. Comune di Genova capofila per ridistribuire le eccedenze
  • “Non mi sento straniera in nessun luogo”. Creatività, teatro, danza e canto nella storia di Norma Karaman
    “Non mi sento straniera in nessun luogo”. Creatività, teatro, danza e canto nella storia di Norma Karaman
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista