La demenza e il disagio mentale oggetto di approfondimenti culturali e discussioni, laboratori e incontri. Tante le attività in calendario, curate da una rete di volontari, persone qualificate che da anni operano nel settore
Inizia oggi la sua attività un nuovo spazio a Palazzo Ducale. Si chiama CreamCafé – Creative Mind Café, uno spazio “aperto” che avrà lo scopo di togliere il velo alle malattie che generano i sintomi della demenza, come l’Alzheimer, rendendole oggetto di discussione ed approfondimento culturale e permettendo a tutti di parlarne liberamente senza la vergogna e il terrore che ancora la fanno da padrone nella nostra società.
Al CreamCafé persone sane e persone ammalate (non gravi) si confronteranno riflettendo sulle patologie, sui loro sintomi e sulle diverse facoltà cognitive coinvolte. Si trova al 72 rosso di piazza Matteotti, a pochi passi da Sala Dogana e sarà sede di laboratori che affronteranno in modo più o meno diretto i temi connessi con il disagio mentale. Tante le attività in calendario, curate da una rete di volontari, persone qualificate che da anni operano nel settore: dalla conversazione informale agli incontri più strutturati e specifici, verranno praticati giochi e riflessioni sulle loro regole, procedure e strategie. Ma anche laboratori di musica e canto, creazione di storie e racconti partendo da parole e immagini. Il tutto mirando a creare un ambiente adeguato al tentativo di proteggere le facoltà cognitive dei partecipanti. La durata prevista per i laboratori è di un’ora.
«Dopo tanti anni di lavoro nel campo e un’esperienza quindicennale di volontariato – racconta il dottor Guido Rodriguez presidente dell’associazione CreamCafé e direttore dell’AFMA (Associazione Famiglie malati Alzheimer) – è arrivata la proposta di Luca Borzani di utilizzare uno spazio del Palazzo Ducale per un’attività culturale sul tema della demenza. Noi vogliamo diventare per la nostra città veri e propri distributori di cultura e informazione, stiamo lavorando per creare una rete forte con tutte le associazioni genovesi, ci piacerebbe diventare il nodo di questa rete. Ad oggi abbiamo esposto il calendario dei laboratori, ma siamo solo all’inizio. Altri laboratori si potranno aggiungere per rendere sempre più articolata l’offerta, ma preferiamo per ora non mettere troppa carne al fuoco… Sarà importante anche capire la risposta della città alla nostra iniziativa».
Chiunque volesse collaborare potrà iscriversi all’associazione CreamCafé a partire da oggi (lunedì 14 ottobre). Per partecipare ai laboratori sarà necessaria l’iscrizione all’associazione versando 1 euro per la tessera. CreamCafé sarà aperto da lunedì a venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.30. Per informazioni http://www.creamcafe.altervista.org