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Per comporre il suo ultimo lavoro, una sorta di vangelo laico, contrappuntato dalle acute vignette di Vauro, don Gallo ha voluto rifarsi al cantautore genovese scegliendo dodici delle canzoni di più alta caratura poetica e civile
Sopra ogni cosa. Il vangelo laico secondo De André nel testamento di un profeta è il libro scritto da Don Gallo negli ultimi mesi di vita, nato sulle ali dell’amicizia intrattenuta per anni con Fabrizio De Andrè.
Faber, ancora giovane liceale, stupì don Andrea con i suoi componimenti scolastici dai quali già traspariva l‘insofferenza verso il potere e l’intolleranza.
I due amici si trovavano spesso a parlare girando per i bassifondi di Genova, specialmente nel Ghetto, e da quel dialogo, affettuoso e schietto, il poeta cantastorie trasse ispirazione per molti dei suoi capolavori musicali, da Princesa, a Creuza de ma, Bocca di rosa e Via del Campo.
Per comporre il suo “vangelo laico” – contrappuntato dalle pungenti vignette di Vauro – don Gallo ha scelto dodici delle canzoni più amate di Faber per rilanciare quei valori che sono stati per lui ancor più imprescindibili e non negoziabili di quelli religiosi: «Perché il tessuto della laicità si fonda su princìpi condivisi che devono diventare patrimonio di tutti».
In questa Buona Novella, sacra e profana, soffi a quel vento libertario che ha percorso negli anni le parole appassionate di un grande profeta e i versi del più grande cantautore italiano del Novecento.
Il libro viene presentato venerdì 17 gennaio presso La Feltrinelli di Genova: intervengono Vauro Senesi, Liliana Zaccarelli e i ragazzi della Comunità di San Benedetto al Porto. Modera Laura Guglielmi. La cantautrice Giua accompagnerà la presentazione con un omaggio a Fabrizio De Andrè.
Il libro è in vendita nelle librerie a partire dal 14 gennaio