41 persone dovranno traslocare dalla sede genovese a quelle di Milano e Roma; il consigliere regionale Della Bianca chiede alla Giunta quali azioni intende intraprendere per tutelare i lavoratori ed il futuro dell'azienda
Alla Ericsson scatta l’ora dei trasferimenti: 41 persone – 26 dipendenti e 15 dirigenti – come ha spiegato l’azienda ai rappresentanti sindacali nell’incontro di martedì scorso, dovranno traslocare dalla sede genovese a quelle di Milano e Roma. Mentre a livello nazionale è prevista la chiusura di cinque siti per un totale di 276 lavoratori coinvolti, i quali saranno accorpati e trasferiti in giro per l’Italia presso le sedi più grandi della multinazionale.
I sindacati, ovviamente, non ci stanno «L’azienda ci presenta solo esuberi e riorganizzazioni – spiegano – dovrebbe, invece, iniziare a raccontare che cosa prevede il suo piano industriale, se lo ha. Le riduzioni che sta attuando, a partire dalle procedure di licenziamento collettivo, che senso hanno all’interno del progetto industriale?».
L’azienda ha giustificato questi interventi spiegando che essi sono necessari per mantenerla sul mercato «Ma non spiega quali azioni saranno intraprese per garantirne il futuro – sottolineano i sindacati – Per questo abbiamo chiesto ad Ericsson di scrivere qual è il progetto per la ricerca e lo sviluppo a Genova, in altri termini qual è il piano da qui fino al 2015».
La vertenza Ericsson ritorna all’ordine del giorno anche in consiglio regionale, grazie ad un’interrogazione promossa dal consigliere Raffaella Della Bianca (Riformisti Italiani). «L’azienda non ha ancora presentato un chiaro piano industriale di sviluppo per i prossimi anni, non ha chiarito su quali strategie intende puntare e, soprattutto, quali sono le prospettive per la sede genovese agli Erzelli che prometteva un grande futuro ormai sempre più incerto – sottolinea Della Bianca – Inoltre, è di questi giorni la notizia che la cinese Huawei, stando alle anticipazioni sui bilanci del 2012, diventa il primo produttore al mondo di apparati per le telecomunicazioni battendo anche la stessa Ericsson».
Considerate tali premesse il consigliere Della Bianca interroga la Giunta e l’Assessore competente per sapere «Se Regione Liguria intende intervenire in merito alla decisione di Ericsson, (trasloco di 26 dipendenti e 15 manager da Genova a Milano e Roma), per tutelare non solo i lavoratori dell’azienda, ma per fornire spiegazioni chiare su quali prospettive esistano per la sede genovese agli Erzelli, considerando anche i cospicui finanziamenti pubblici ottenuti per trasferire la sede sulla collina».
Matteo Quadrone
[Foto di Daniele Orlandi]