Numerosi i prodotti che attendono la certificazione europea come i "Fiori di Sanremo" e poi il "Pesto genovese"
Un riconoscimento lungamente atteso per una bandiera della gastronomia ligure, una tutela europea per un prodotto – la tipica “Focaccia di Recco con il formaggio” – che nel corso degli anni ha scavalcato i confini territoriali per esser conosciuto in tutto il mondo.
Il Ministero delle Politiche Agricole ha approvato il “disciplinare” della “Focaccia di Recco con il formaggio”, il documento che ne regola ingredienti e metodologia di produzione. Entro due settimane “il disciplinare” – che consentirà alla specialità recchese di fregiarsi dell’Indicazione Geografica protetta – approderà a Bruxells per la definitiva certificazione dell’Unione Europea.
Il titolo di Indicazione Geografica Protetta (IGP) viene riconosciuto a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un’altra caratteristica, dipende dall’origine geografica e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un’area geografica determinata.
Una volta ottenuta l’IGP scatterà il divieto assoluto per ristoranti, trattorie, supermercati, negozi, bancarelle, al di fuori della zona di produzione (Recco, Avegno, Camogli e Sori), di scrivere nei menù ed offrire focacce con formaggio “tipo Recco”. Pena l’intervento dell’antifrode.
“La certificazione IGP per la focaccia di Recco è un riconoscimento anche dei nostri sforzi a sostegno dell’iniziativa”, ha dichiarato il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando.
Ma il merito di un risultato che valorizza la tipicità di un territorio, va dato soprattutto al “Consorzio Focaccia di Recco col formaggio”, 19 aziende con 24 punti vendita attivi nella zona di produzione, costituito nel 2005 proprio con l’obiettivo di conseguire la tutela europea.
Una richiesta di protezione avanzata a causa della continua ed incontrollata diffusione della Focaccia di Recco “che troppo spesso ha disatteso i parametri di qualità strettamente legati alla tradizione del territorio ed all’esperienza dei focacciai che qui la producono”, si legge nel sito internet del Consorzio.
“Siamo molto soddisfatti perché il riconoscimento IGP è un obiettivo strategico per la politica di valorizzazione territoriale e produttiva della Liguria – aggiunge l’Assessorato all’agricoltura della Regione Liguria – in quanto la filiera economica di riferimento, oltre ad interessare tutti i panificatori-ristoratori dei territori interessati produttori di focaccia, coinvolge e sostiene anche i trasformatori ed i produttori di latte ligure”.
E così dopo il riconoscimento IGP per le “Acciughe sotto sale del Mar Ligure”, un sostegno fondamentale per la filiera ittica regionale, un’altra certificazione europea garantirà la qualità di una specialità gastronomica ligure.
Ma sono numerosi i prodotti che ancora attendono di essere tutelati dall’Unione Europea. Alcuni da lungo tempo, come i “Fiori di Sanremo”, con una disciplinare definita addirittura nel giugno 2002 e da allora in attesa di pubblica audizione. E poi il “Pesto genovese”, il “Carciofo spinoso d’Albenga”, ”l’Asparago violetto”, ”l’Amaretto di Sassello”, solo per citarne alcuni.
Matteo Quadrone
Commento su “Focaccia di Recco: arriva la certificazione di Indicazione Geografica Protetta”