Dal Municipio arriva la proposta di aumentare la visibilità della piazza, ridefinendone la prospettiva, migliorandone la parte centrale di ritrovo e di svago. Per quanto riguarda il mercato definitivamente accantonata l’idea dell’apertura domenicale
Conclusi da qualche mese i lavori di riqualificazione di piazza Palermo, cuore pulsante del quartiere della Foce, già si parla di apportare altre migliorie. Dopo il restyling e l’inaugurazione dello scorso 20 novembre 2012, per piazza Palermo – luogo frequentato dai genovesi soprattutto per il mercato allestito il lunedì e il giovedì mattina- è già pronto un altro piano di interventi. A raccontarcelo, Gianluca Manetta, assessore all’assetto del territorio, viabilità su base locale, interventi manutentivi e vice presidente del Municipio VIII.
Dopo i primi interventi eseguiti da Aster (dalla manutenzione del verde, alla realizzazione di spazi gioco pensati soprattutto ad uso dei bambini delle scuole affacciate sulla piazza, come l’elementare Barrili) e deliberati nello scorso mandato, anche la nuova amministrazione prosegue sulla stessa linea. L’obiettivo, fare della piazza un luogo fondamentale di aggregazione per l’intero quartiere. Il vice presidente Manetta parla di «miglioramento della fruizione della piazza mediante manutenzione permanente e completamento dell’opera di razionalizzazione». Il progetto vuole coinvolgere negozi, mercato, plesso scolastico comprendente l’istituto nautico e l’elementare Barrili, e i locali dello Spazio Magico. La finalità di queste migliorie è, tra le altre cose, anche strettamente urbanistica: si cerca di aumentare la visibilità della piazza, ridefinendone la prospettiva, migliorandone la parte centrale di ritrovo e di svago, e avvicinandola alle esigenze del pedone.
Le proposte di Manetta si articolano in quattro punti fondamentali, alcuni dei quali tra loro alternativi. Quali di questi verranno effettivamente realizzati è ancora da decidersi.
Ecco in dettaglio:
– Pedonalizzazione della corsia riservata alle automobili sul lato della piazza su cui si affaccia il plesso scolastico, in modo da creare un continuum tra scuola e parco, rendendo più immediata la fruizione da parte dei bambini e riducendo il rischio relativo all’attraversamento pedonale all’uscita da scuola;
– Modifica del senso di marcia dei due bracci stradali attorno ai giardini centrali, con l’inversione del senso della carreggiata sul lato delle scuole in modo da uniformare la direzione di marcia in entrambe le corsie. Inoltre, è prevista la realizzazione di parcheggi per favorire i residenti e alleggerire il traffico e la soste legate alle scuole;
– Creazione di un attraversamento pedonale rialzato sul lato delle scuole, collegato all’area verde al centro della piazza (misura per la quale sono stati posti vincoli legislativi che fanno presagire l’impossibilità di continuare l’iter per la realizzazione);
– Asfaltatura del marciapiede di piazza Palermo, sul lato opposto agli edifici scolastici, in cui sono presenti esercizi commerciali e negozi. Lo stesso è da realizzarsi anche nella vicina via Montesuello. Inoltre, sempre su questo lato, si è pensato a un allargamento del marciapiede, in modo da agevolare il passaggio e favorire il commercio dei vari esercizi;
– Coinvolgimento dei bambini della scuola Barrili nel progetto Unicef di colorazione dei marciapiedi: mediante l’uso di appositi colori, i bambini sono chiamati a ridipingere con creatività i marciapiedi della loro città. La realizzazione del progetto, particolarmente caldeggiato da Manetta, si ispira a quanto già realizzato nella centralissima via Fiasella, traversa di via XX Settembre. Qui, nel novembre 2011 era stata promossa l’iniziativa “Il Labirinto del Colore”, compresa nel più generale programma promosso da Unicef “I colori dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”: si trattava di una realizzazione ludico-didattica in cui gli alunni delle scuole genovesi –tra cui quelli del liceo artistico Klee Barabino– si sono fatte promotrici della realizzazione della “Via Amica dei Bambini”. All’epoca, l’iniziativa era stata pensata anche per dare un segnale di incoraggiamento e ripresa, dopo l’evento tragico dell’alluvione. «Oggi -racconta l’assessore Manetta- si tratta soprattutto di sviluppare senso critico e civico nei bambini, coinvolgendoli nel modello di “città partecipata” già sperimentato in altre città italiane».
Per quanto riguarda il mercato, invece, è ormai stata definitivamente accantonata l’idea dell’apertura domenicale, fortemente voluta dagli ambulanti. La sperimentazione, che era stata avviata nell’aprile 2011 e che prevedeva l’allestimento del mercato per tutta la giornata di domenica dalle 9 alle 18.30, era venuta poi meno a causa dei dissapori tra associazione ambulanti e residenti, che ponevano problematiche relative a parcheggi e mobilità nel quartiere. Dopo l’insediamento, la nuova amministrazione ha deciso di interpellare ancora una volta i cittadini, per sondarne gli umori e proporre sedi alternative per l’allestimento domenicale. L’indagine ha rivelato il persistere di un’incertezza di base tra i residenti e la mancanza di unanimità, fattori che impediscono ancora oggi di trovare un accordo.
Elettra Antognetti
[foto di Daniele Orlandi]