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Incontro con Giuliana Sanguineti, candidato sindaco di Genova per il Pcl

«Le risorse economiche per rendere efficiente il servizio di trasporto pubblico ci sono: innanzitutto facciamo pagare l'Imu alla chiesa e combattiamo l'evasione fiscale e la corruzione»


27 Marzo 2012Interviste

SanguinetiSiamo con Giuliana Sanguineti, medico in pensione, volontaria dell’Associazione Ambulatorio Internazionale “Città Aperta” in prima linea per garantire a tutti il diritto alla salute, candidato sindaco del Partito comunista dei lavoratori( Pcl), movimento politico nato nel 2006 dalla scissione con Rifondazione comunista in aperta polemica con le scelte della dirigenza del partito e la partecipazione al governo Prodi.
La sinistra italiana, nonostante siano mutati completamente gli scenari, ancora oggi continua a frammentarsi in mille parti, riuscirà mai a trovare una sintesi?

Le sinistre radicali in realtà sono sinistre riformiste ed infatti, non a caso, sono sempre sedute sulle poltrone del potere. E come tali hanno approvato una serie di provvedimenti che sono incompatibili con il dichiararsi comunisti. Il comunismo, nella sua vera espressione, non c’è mai stato. Neppure il vecchio Pci è stato in grado di rappresentarlo perchè era un partito stalinista. Oggi i partiti riformisti hanno fallito. Parlare di unità con queste forze politiche per noi non ha senso. Loro hanno accettato le logiche del padronato ed hanno sempre ostacolato tutte le lotte.

In questa competizione c’è un proliferare di liste civiche, lei come giudica questa tendenza, i cittadini vogliono riappropriarsi della politica, hanno voglia di partecipare in prima persona?

La gente è stufa dei partiti che usano strumentalmente la politica per trasformarla in qualcos’altro e per rispondere solo ai propri interessi. I cittadini non credendo più nei partiti vogliono riappropriarsi della politica nel senso autentico della parola. Questo è un fatto positivo, d’altra parte non dimentichiamo che i Soviet sono nati così. Però bisogna fare molta attenzione perchè alcune liste nascondono o provano a mascherare dietro mentite spoglie, personaggi politici ben conosciuti.

C’è chi dice che oggi non esistono più le classi sociali come siamo abituati a conoscerle e non è più il tempo della lotta di classe… Ma il conflitto nella società è sempre presente. Secondo lei si può ancora parlare di lotta di classe?

Premessa: le classi sono sempre e comunque due: la classe lavoratrice nel suo insieme e la classe borghese e proprietaria. La diminuzione della classe operaia è una bugia storica. Oggi, è sufficiente guardare alla Cina, la classe operaia è numericamente aumentata. Nel nostro Paese è indubbiamente diminuita ma l’Italia rappresenta solo una piccola parte del mondo con cui dobbiamo confrontarci. A livello mondiale le lotte sono aumentate: guardiamo agli Stati Uniti o all’Inghilterra. La lotta di classe si sta esprimendo in altri modi perhè è cambiato il sistema in cui viviamo ma sotto la cenere è sempre presente ed è pronta ad esplodere.

A Genova il lavoro è uno dei problemi più sentiti. Non siamo più una città industriale, il porto probabilmente deve essere rilanciato, secondo lei qual è la vocazione futura della nostra città?

Genova è nata come città industriale poi in seguito c’è stato un tentativo di trasformarla in città turistica. Ma secondo me l’operazione è stata gestita male. Oggi il polo industriale si sta sgretolando giorno dopo giorno perchè gli investitori, per ragioni di convenienza, hanno preferito trasferirsi altrove. Per invertire lo stato delle cose è necessario modificare il sistema di produzione. Ad esempio la Fincantieri continua a costruire navi da crociera ma forse ci vorrebbe una spinta a cambiare il tipo di produzione. A livello locale non si può fare granché con il sistema capitalistico vigente, ci vuole un impegno ed un ripensamento delle politiche a livello nazionale.

E sulle grandi opere, ad esempio il Terzo Valico, ovvero la nostra Tav, lei cosa ne pensa, è un intervento necessario?

Il Terzo valico non si deve assolutamente fare. La Tav è chiaramente un’opera per far ingrassare le mafie, punto e basta.

Un Sindaco, una giunta comunale cosa può fare per diminuire il trasporto privato e di conseguenza incentivare il tpl?

Certo è difficile pensare di cambiare la situazione se si continua a pubblicizzare la vendita di automobili… Tra l’altro occorre ricordare che l’iperproduzione è stata una delle cause primarie della crisi economica.

Secondo me l’unica soluzione è fare un’ordinanza che vieti il transito delle macchine e lo consenta solo in caso di necessità. Le persone che si recano al lavoro devono poter usufruire di un servizio di trasporto pubblico degno di questo nome. Le risorse economiche necessarie per rendere il tpl efficiente si possono prendere dalla fiscalità generale. Innanzitutto facciamo pagare l’Imu alla chiesa. Inoltre basterebbe evitare lo spreco di denaro per lavori pubblici inutili ed anzi dannosi. Perchè non ripristinare la tranvia? questo sarebbe un lavoro pubblico veramente utile per i cittadini. Se si combatte seriamente l’evasione fiscale e la corruzione, la disponibilità economica per interventi a favore dei lavoratori che pagano le tasse, si trova.

 

Matteo Quadrone

Era Superba – SPECIALE ELEZIONI COMUNALI 2012

Incontro con il candidato sindaco del centrosinistra Marco Doria

Incontro con il candidato sindaco del Gruppo Misto Enrico Musso

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Incontro con il candidato sindaco del partito Italia Nuova Armando Siri

Incontro con il candidato sindaco del partito La Destra Susy De Martini

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Incontro con il candidato sindaco di Gente Comune Giuseppe Viscardi 

Incontro con il candidato sindaco della Lega Nord Edoardo Rixi

Incontro con il candidato sindaco del centrodestra Pierluigi Vinai

Incontro con il candidato sindaco di Fratelli Fratellastri Simohamed Kaabour

Incontro con il candidato sindaco di Portento per Genova Orlando Portento 

Incontro con il candidato sindaco di Comunisti Sinistra Popolare Roberto Delogu


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