Photograph è il titolo del nuovo disco della band di Ray Scona, bluesman ligure con un curriculum di tutto rispetto. Il tema e filo conduttore dell’album è il “viaggio”: dopo tanti anni di carriera, come se la passa Ray Scona?
In passato hanno collaborato con mostri sacri della musica come Fabio Treves, Otis Grand, Big Pete Pearson, Jerry Portnoy (armonicista del grande Muddy Waters e di Eric Clapton). Oggi i Guitar Ray and the Gamblers, blues band capitanata dall’artista chiavarese Ray Scona, tornano con un nuovo disco di inediti “Photograph“, un blues tradizionale che abbraccia anche sonorità più moderne e attuali. Prodotto da Paul Reddick, cantautore blues canadese, il disco può contare anche su guest di tutto rispetto: l’armonica di Fabio Treves, bluesman tra i più apprezzati e seguiti in Italia, e gli archi e flauto dei Gnu Quartet.
Il tema e filo conduttore dell’album è il “viaggio”, inteso come cammino dal passato al presente lungo la storia di questa band, ma anche come esplorazione senza sosta di mondi diversi e nuovi. Non a caso molti di questi brani nascono dalla penna di Paul Reddick durante le lunghe trasferte del suo tour canadese.
E a proposito di viaggi dal passato al presente: dopo tanti anni di carriera, come se la passa Ray Scona? Gli abbiamo chiesto se sa dirci a cosa deve riununciare un bluesman ai nostri giorni per riuscire a vivere e mangiare con la musica, ma lui preferisce non scendere troppo nei particolari… «Credo che in questo periodo davvero difficile, le rinunce siano all’ordine del giorno per chiunque. Immagina per chi ha fatto della musica una professione. La cosa interessante però, è il modo in cui il palco ed il pubblico ti ripagano per tutto questo».
La formazione attuale della band vede Guitar Ray Scona alla voce e chitarra, GabD al Basso, Henry Carpaneto al piano e Marco Fuliano alla batteria. Quest’ultimo genovese doc e batterista di grande talento, mentre Gab e Henry sono chiavaresi come Ray. Ma alle coinvolgenti sonorità del disco hanno contribuito anche Michele Bonivento (veneziano, Organo Hammond), Paul Maffi (genovese, Sax Tenore) e JP Lobello (nato ad Albenga, Tromba).
«Avevo bisogno di qualcosa di nuovo – racconta Ray Scona – volevo rinnovare il suono mio e della band. Spero che questo nuovo album, raccolga un pubblico più ampio, e trovi consensi anche tra gli ascoltatori di diversi generi musicali»
La passione è sempre la stessa, anche oggi che la pubblicazione di un album è diventata a portata di chiunque in qualunque momento… La rete ha spalancato le porte a centinaia di nuove uscite di dischi e canzoni ogni giorno, di qualunque genere e di qualsiasi livello, dal grande lavoro che rimarrà perlopiù inascoltato sino all’album acerbo che avrebbe fatto meglio a rimanere nel cassetto; Ray Scona però non sembra accusare questa situazione, anzi… «La rete è sicuramente un mezzo fantastico. Io faccio sempre un lavoro di ricerca che 35 anni fa, quando ho cominciato a suonare io, non avrei neanche saputo sognare. Basta sapere cosa cercare».