Era Superba magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Villetta di Negro, tra eterni lavori in corso ed un’eccellenza che non c’è più. L’abbandono del polmone verde della città

800 mila euro spesi dal Comune tra il 2012 e il 2014 per riqualificare una delle Ville più prestigiose della città. A due anni di distanza i lavori non sono conclusi e lo splendore del parco è solo un ricordo, sempre più lontano


15 Dicembre 2016Notizie
Foto di Ilaria Camprincoli

Foto di Ilaria Camprincoli

Un investimento da 800 mila euro per riqualificare Villetta di Negro, eppure dopo poco, il degrado torna a farsi vivo. Tra i cespugli di quello che viene considerato uno dei più grandi polmoni verdi della città, le siringhe non sono un caso e la sporcizia fa da padrona in ogni angolo; ma soprattutto il lavori, in teoria di ripristino, pare abbiano cancellato l’antico splendore

Tra il 2012 il 2014 sono stati spesi 800 mila euro per opere edili, verde e impianti all’interno della villa. I lavori, deliberati dalla vecchia amministrazione del Comune di Genova e messi in atto dall’ex Assessore all’ambiente Valeria Garotta, sono stati articolati in due tranche, con i primi 300 mila euro è stato rifatta la zona della Villetta adiacente piazzale Mazzini e il giardino all’italiana, mentre la seconda tranche ha coinvolto tutto lo spazio verde. La potatura di alberi, riordino di sottobosco e aiuole, messa a dimora di alberi di pregio tra cui faggio pendulo, ciliegio da fiore, acero rosso e ricostruzione del “Viale della Rimembranza” con tassi piramidali in filare è costata 500mila euro. Sul sito del Comune di Genova si legge anche “Si è intervenuti, anche, su sistemi di videosorveglianza e illuminazione scenografica, impianto di irrigazione, gruppo di alimentazione della cascata, oggi, revisionato e a norma.”
Nel progetto di riqualificazione era incluso anche un servizio di presidio degli ex militari per il all’interno della Villa, un servizio attivato per allontanare i male intenzionati e mantenere una vivibilità di un certo tipo. Un servizio che oggi è già sospeso.

«Il presidio da parte degli ex militari va ripreso anche perché la villa è oggetto d’interesse di turisti», dice Fabio Grubesich, Vice Presidente del Municipio centro est. Un taglio dovuto al bilancio critico del Comune che ha dovuto sospendere anche il rimborso del biglietto dei trasporti pubblici di quei ex carabinieri o poliziotti disposti a prendersi cura della sicurezza della villa. Anche la videosorveglianza, che era stata impostata negli anni passati, sembra comunque non avere avuto effetti «Le telecamere di sorveglianza se installate devono portare ad azioni conseguenti – continua Grubesich – non basta osservare i monitor e non far niente, ma bisogna anche agire, bisogna tutelare e contrastare certi fenomeni. Va trovata una soluzione alternativa». Sorge anche il dubbio che le telecamere non funzionino più e che i lampioni non illuminino quanto dovrebbero. Nessuno ha risposto a queste risposte.



La pulizia della villa non è da meno e la sporcizia è ovunque: «Noi del Municipio, collaboriamo con l’Anffas che saltuariamente porta i suoi ragazzi a fare delle pulizie», conclude il vicepresidente del Municipio. Un servizio biunivoco, utile anche per chi fa parte dell’associazione, ma non sufficiente per mantenere la pulizia di quello che un tempo era il gioiello della città; e soprattutto è evidente che la cura del verde non può essere affidata al volontariato.

Lavori in corso eterni

villetta3I lavori di certo non si possono definire conclusi. Nella parte più alta della villa ancora oggi si vedono le transenne e i cartelli di “lavori in corso”, eppure nessuno sta lavorando per portare a termine le opere di riqualificazione. E non solo se si va spulciare le vecchie foto di questo “polmone verde della città” si trovano le differenze. Laddove c’era una vasca piena d’acqua in cui nuotavano i cigni, oggi c’è una tinozza piena di pietrine colorate. E di cigni nemmeno l’ombra. L’uccelliera un tempo abitata da volatili di ogni specie, oggi è vuota, le farfalle che coloravano la parte sottostante la cascata non esistono più e il pergolato che si affacciava a una strepitosa vista su Genova e un tempo s’intrecciava a vivi rampicanti, oggi è arrugginito e malandato fa da base a dei rami secchi. La domanda è perchè dei lavori, che in teoria avrebbero dovuto riqualificare uno dei gioielli della nostra città, ad oggi sembrano aver invece cancellato un’eccellenza del cuore antico di Genova? A colorare la villa oggi non sono più gli animali e le piante, se mai sono i graffiti sul muro e i sacchetti d’immondizia tra le aiuole. Un risentimento comune da parte gli abitanti della zona che ancora portano nelle loro menti il ricordo di una villa verde e rigogliosa, tanto che si pensava di creare un comitato per riportare la Villa come un tempo. E nonostante tutto, oggi, il Comune non risponde.

Elisabetta Cantalini

Fotogallery di E.C.

 


  • parchi, riqualificazioni
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • “Attacco alla città”: i progetti calati dall’alto e la risposta dei comitati. Il viaggio tra i quartieri che non si piegano
    “Attacco alla città”: i progetti calati dall’alto e la risposta dei comitati. Il viaggio tra i quartieri che non si piegano
  • Rallenatare o punire? Regione Liguria “bacchetta” la distrazione di ciclisti e pedoni, le associazioni chiedono la città a 30 all’ora
    Rallenatare o punire? Regione Liguria “bacchetta” la distrazione di ciclisti e pedoni, le associazioni chiedono la città a 30 all’ora
  • L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
    L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
  • Vecchia stazione di Pra’, la riconversione è su un binario morto? Lo scontro sui progetti tra comune e municipio
    Vecchia stazione di Pra’, la riconversione è su un binario morto? Lo scontro sui progetti tra comune e municipio
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

Ponte Morandi e quell’anno zero che non è mai arrivato a Genova

A cinque anni dal crollo la città è ancora sotto l’ipnosi di una rinascita che non c’è
Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2025 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista