Da Oregina al Porto Antico, quasi tutto pronto per il trasloco. Tornano al Demanio Forte San Giorgio e alcuni spazi della Caserma Gavoglio, già chiesti dal Comune. Liberati anche Barriera Stella, la zona diportistica di Punta Vagno e diverse aree delle Lanterna che potrebbero andare all’Autorità portuale
Dalla collina al mare, ma sempre a Genova. L’Istituto idrografico della Marina si sposta da Oregina a calata Gadda, ma non cambia città. Anzi. Nella nuova sede di palazzina Selom, dove un tempo veniva ospitata la Lavanderia Italia, quasi a ridosso del Molo Vecchio, si potrà ricongiungere con il suo elemento principale: il mare. Già perché il polo, attualmente ubicato a Forte San Giorgio, in passo dell’Osservatorio, dal 1872 è l’unica struttura italiana autorizzata alla produzione della cartografia nautica ufficiale.
Si attende ancora la ratifica formale dell’accordo di programma tra i tanti enti in campo (Ministero della Difesa, Autorità Portuale di Genova, Ministero dell’Economia e delle Finanze tramite l’Agenzia del Demanio Direzione Regionale Liguria, Direzione Marittima di Genova, Comune di Genova e Regione Liguria) ma sia la giunta comunale che quella regionale hanno firmato il benestare all’operazione, che dovrebbe muovere i primi passi concreti già entro la fine dell’anno.
«La destinazione – ricorda Alberto Pandolfo, consigliere comunale Pd – è piaciuta fin da subito al Capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, che ha potuto visitare le strutture qualche mese fa, in occasione di un suo viaggio a Genova in compagnia del sottosegretario alla Difesa, Roberta Pinotti». Tra le potenziali destinazioni prese in esame pare ci fosse anche l’Hennebique, che è ancora in attesa di scoprire il proprio futuro. «Ma gli spazi delle ex Lavanderie – prosegue Pandolfo – sono quelli che meglio si addicono alle necessità dell’Istituto, a fronte anche di una spesa sostenibile per il Ministero».
Un trasloco sostanzialmente inevitabile perché da tempo gli spazi di Oregina non sono più sufficienti a soddisfare le esigenze di lavoro dell’Istituto idrografico, sia a causa della vetustà del complesso e della ristrettezza degli spazi utilizzabili, sia per la scarsa accessibilità veicolare esterna e per la poca praticità della viabilità interna.
I costi della ristrutturazione di palazzina Selom, per il momento di proprietà del Demanio marittimo e in disponibilità dell’Autorità portuale di Genova, saranno coperti interamente dal Ministero della Difesa. Si tratta di circa 2700 metri quadrati, per un edificio di quattro piani, affacciato sul mare, sicuramente già presente nel 1930 e completato due anni più tardi, ma di cui non esistono informazioni più precise circa la sua origine.
«Si tratta di uno spostamento molto interessante – commenta il vicesindaco e assessore all’Urbanistica, Stefano Bernini – perché l’Istituto non svolge solo funzioni legate alla Marina Militare, ma anche di ricerca scientifica e culturale. La nuova struttura sarà molto più facilmente accessibile al pubblico, sia per quanto riguarda gli elementi di interesse museale che per quanto concerne gli aspetti più commerciali come l’acquisto della cartografia ufficiale. Inoltre, sarà possibile creare nuove sinergie con il territorio circostante, anche in funzione educativa, ad esempio dando vita a collaborazioni con la Città dei Bambini».
Da non sottovalutare, inoltre, il fatto che sotto l’unico tetto della nuova sede potranno finalmente trovare spazio tutte le attività collegate all’Istituto idrografico che, oggi, invece sono almeno parzialmente sparse tra il Forte San Giorgio, alcuni magazzini della Caserma Gavoglio e qualche ufficio presso la Stazione Marittima. I primi due saranno così riconsegnati al Demanio, a cui è già pervenuta la richiesta del Comune di Genova per l’acquisizione gratuita secondo quanto previsto dalle nuove normative volte a favorire la valorizzazione degli immobili pubblici. Per quanto riguarda Forte San Giorgio, infatti, fatti salvi i necessari interventi di consolidamento delle mura perimetrali, è in previsione una riconversione a uso residenziale. Della Caserma Gavoglio, invece, si è discusso altrove in lungo e in largo: qui, basti ricordare la necessità di realizzare il nuovo parcheggio e alcune opere di messa in sicurezza per i residenti della soprastante via Ventotene.
Ma ad essere liberate saranno anche altre strutture attualmente di proprietà della Capitaneria di Porto e in uso alla Marina Militare. Si tratta dell’ex Batteria Stella, sulla strada che unisce la Fiera del Mare al Porto Antico, della zona diportistica di Punta Vagno, e di altri spazi nel contesto della Lanterna. Tutte le attività che attualmente vengono svolte in questi luoghi saranno ricondotte alla palazzina Selom, ad eccezione di alcune funzioni militari dell’UTNAV (Ufficio Tecnico Territoriale Costruzione e Armamenti Navali), che da corso Italia verranno trasferite nella sede della Spezia. Le strutture, invece, previa “riconsegna al Demanio”, dovrebbero successivamente entrare nella disponibilità dell’Autorità portuale di Genova.
Simone D’Ambrosio