I cittadini chiedono a gran voce da quattro anni un intervento per la messa in sicurezza di un muro in vico chiuso dei 5 Santi nel quartiere di Lagaccio a pochi passi dal muraglione crollato in via Ventotene
Un altro muro può crollare. Con queste parole Enrico Testino, promotore della rete Voglio la Gavoglio del quartiere Lagaccio e membro del Direttivo del Consorzio Pianacci, ha lanciato un allarme sul web per sensibilizzare le istituzioni su una questione che si trascina da ormai diversi anni.
Dopo paura e disagi conseguenza del crollo in via Ventotene, i cittadini del quartiere vogliono evitare un nuovo cedimento, tra l’altro a pochi metri di distanza. Si tratta di un piccolo muro lungo circa 100 metri in vico chiuso dei 5 Santi, una strada stretta fra gli alti palazzi e compresa fra via Ponza e via Sapri. La situazione non è certo paragonabile alla gravità di quanto accaduto in via Ventotene, in cattive condizioni ci sarebbe infatti solo la parte alta e non l’intera parete di sostegno, ma la messa in sicurezza immediata eviterebbe di correre inutili rischi.
«Un altro muro che può crollare – scrive Testino nella sua lettera aperta – anzi, già crollato in due punti. Sopra a dei giardini di abitazioni private. “Modello” via Dassori. C’è qualche scusa per chi non interviene? Sono convinto della buona fede di tutti ma è evidente… che qualcosa di grave sta accadendo nella gestione della città.» Testino prende infatti spunto da questo disagio per aprire ad una riflessione sul rapporto fra cittadinanza attiva e istituzioni.
«Un muro che già 4 anni fa portammo, come gruppo di cittadini, all’attenzione degli Assessori di allora (oggi cambiati) e della pletora di tecnici comunali competenti (molti dei quali ancora, senza soluzione di continuità, sono oggi al lavoro in Comune) – racconta Testino – Nessuno dei referenti istituzionali di allora seppe porre rimedio al pericolo, pur con alcuni anni di lavoro davanti. Nessuno degli attuali amministratori ha saputo porci rimedio, pur con un anno di lavoro alle spalle».
La lettera integrale “Scacco da matti”