Un progetto del Municipio IX e delle associazioni locali per la riqualifica ambientale, culturale e storica dell'entroterra di levante: dalla pulizia dei sentieri, verso la creazione di un istituto per la memoria storica paesana
Al via il progetto promosso dal Municipio IX Levante e da alcune associazioni territoriali per la valorizzazione e la riqualifica dell’entroterra genovese, nei territori di Bavari, San Desiderio, Apparizione, Monte Moro, Monte Fasce, Colle degli Ometti, San Rocco di Nervi e Sant’Ilario. L’iniziativa è stata presentata lo scorso sabato 20 aprile 2013 nel corso di un incontro illustrativo a Belvedere Pomodoro, di Quarto Alto, dove i rappresentanti dell’amministrazione hanno illustrato alla cittadinanza i loro progetti per la riqualifica dei siti dell’entroterra, allo scopo di rimetterli in sesto e renderli più vivibili sia per i residenti che per turisti e visitatori.
Tra le varie proposte avanzate, quelle legate alla pulizia e manutenzione territoriale, e alla valorizzazione storico-culturale, per ridare slancio a territori meno frequentati del Levante genovese. Si è partiti con una prima azione partecipata di pulizia dell’area, che ha visto anche la partecipazione delle varie associazioni locali allo scopo di metterle in rete e realizzare sinergie tra le tante realtà presenti in loco, da sempre impegnate per il recupero e la valorizzazione dell’area. Con il duplice intento di dare alle associazioni una maggiore visibilità e mettere al contempo in risalto le varie iniziative, si vuole sensibilizzare la cittadinanza intera su queste problematiche e spingere a una maggiore partecipazione e coinvolgimento.
Inoltre, l’obiettivo è anche quello di recuperare le radici storiche e le tradizioni popolari di queste aree collinari, con la valorizzazione dei segni, della cultura e delle opere umane accumulatesi nei secoli e che rischierebbero di venire pian piano dimenticate.
Inoltre, è previsto anche il recupero dei siti abbandonati e la valorizzazione del patrimonio agricolo, con il ripristino e l’incremento delle attività originariamente svolte in questi luoghi. Poi ancora, la creazione di una rete di sentieri ciclo-pedonali per collegare i borghi tra loro e creare percorsi turistico-formativi, alla scoperta delle attività originarie svolte storicamente nell’entroterra, dei manufatti un tempo realizzati e delle curiosità e i retroscena storici nascosti in questi posti poco conosciuti dai più.
Quella del 20 aprile è stata la prima di una serie di giornate di incontri, che verranno a delinearsi meglio nel tempi e nei modi, man mano che saranno avviate le diverse fasi dell’intero progetto.
Nella fase iniziale sono previsti interventi a breve termine per la riqualifica storico-naturalistica: si parte con il ripristino dei manufatti storici, la creazione di un percorso pedonale facilmente accessibile e uno per ciclisti di mountain bike, per favorire il collegamento tra i vari siti di interesse storico-paesaggistico e favorire percorsi turistici. Il tutto, in collaborazione con associazioni di quartiere particolarmente attive e di numerosi volontari, che aiuteranno durante lo svolgimento delle operazioni di riqualifica e coordineranno i lavori di restyling. Lungo il tragitto, anche pannelli espositivi, posizionati soprattutto in località Belvedere Pomodoro, che forniranno dati tecnici sulle località interessate. Inoltre, l’apertura al dialogo al confronto con i cittadini e con tutti coloro che vorranno partecipare alle iniziative di recupero territoriale: dall’amministrazione e dagli organizzatori, la disponibilità ad ascoltare ed accogliere le proposte di chiunque voglia dire la sua.
Così commenta queste iniziative Nerio Farinelli, presidente del Municipio IX Levante: «L’iter che abbiamo avviato il 20 aprile scorso interessa tutte le zone collinari del Levante sotto più aspetti: per cominciare, quello ambientale, per cui stiamo cercando di risolvere i problemi legati al degrado e ai danni legati alle alluvioni. Inoltre, vogliamo muoverci per evitare ulteriori danni futuri generati da eventi calamitosi. Inoltre, l’aspetto culturale: vogliamo creare sentieri che permettano a sportivi e non di avventurarsi nei territori dell’entroterra del Levante e per questo motivo vogliamo realizzare appositi sentieri per il trekking, la mountain bike, e altre attività. Infine, non sono state tralasciate nemmeno iniziative storiche e legate alla salvaguardia della memoria popolare di questi luoghi: da parte del Municipio c’è l’idea di creare un istituto per la ricerca storica, in cui saranno organizzate mostre e iniziative culturali varie per raccogliere e preservare tutte le testimonianze storiche di questi luoghi, che altrimenti verrebbero dimenticate. Oltre a questi progetti a medio termine, anche altri più specifici e immediati, di recupero dei siti coinvolti: ad esempio, proprio durante l’incontro dello scorso 20 aprile, abbiamo dato avvio al progetto di pulizia dei sentieri dei territori di Quarto Alto, per dare un contributo effettivo per la manutenzione dei luoghi e soprattutto per dare un segno di concretezza. A pochi giorni dalla presentazione dei vari programmi, siamo contenti di dire che la realizzazione dei programmi sentieristici è in fase avanzata di realizzazione. Per gli altri progetti ci sono già contatti con le varie comunità e associazioni locali: il tutto si nutre dell’interazione tra le parti, e su questo stiamo ancora lavorando».
Elettra Antognetti
[foto di Daniele Orlandi]